Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza dell’ 80° anniversario della Liberazione.

“Il 25 aprile non è solo memoria ma un fermo richiamo all’impegno. Rivolgere lo sguardo al passato ci invita a riflettere su ciò che siamo come paese e quanto dobbiamo a quella generazione di italiani che con il loro sacrificio e con la loro determinazione ci hanno restituito la libertà”, ha detto il Capo dello Stato nel corso dell’incontro al Quirinale con gli esponenti delle Associazioni.

La Liberazione fu “un’opera corale” e “ha condotto verso una nuova Italia” che è stata “fondatrice di quella che oggi è l’Unione Europea” e ha rappresentato “la premessa della Costituzione repubblicana, della rinascita economica e sociale, della collocazione nel contesto internazionale” del nostro Paese, ha proseguito Mattarella.

Valori e scelte che possono fare da argine alle “minacce sempre presenti che pretendono di mettere in discussione valori di democrazia e di pace”. Per questo “il 25 Aprile va vissuto nel presente” senza fare della memoria “un feticcio”. Dunque è necessario “riflettere su quanto dobbiamo a coloro che ci hanno restituito la libertà” grazie “anche della collaborazione con le Forze Alleate”.

“La storia delle Forze armate -ha proseguito- è ispirata al servizio del bene comune, quel bene che trova radici nella Costituzione della Repubblica. I valori di umanità, di spirito di servizio e di senso del dovere testimoniati con la Resistenza e la Liberazione. Oggi testimoniati dai tanti impegni in missioni di pace e stabilità. Oggi come ieri ai nostri militari è affidato il compito di proiettare quei valori nel tempo, in patria e nel mondo, con professionalità e umanità. Quasi 8mila militari italiani sono oggi impegnati in teatri operativi internazionali, volto contemporaneo di quella stessa volontà di contribuire alla costruzione della pace, alla libertà, alla comprensione tra i popoli che ispirò il 25 aprile”, ha concluso il presidente della Repubblica.

Prima di Mattarella, il presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Claudio Betti, ha richiamato il Manifesto di Ventotene: “Permise la nascita di una nuova Europa – sono state le sue parole – la Resistenza non è finita” perché “la libertà è un bene da conquistare giorno per giorno”.

Poi è intervenuta la sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti: “Mi inchino alla memoria dei caduti per la Liberazione, il loro sacrificio continua a vivere”.

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