Secondo il rapporto di fine anno dell’associazione Antigone, il 2024 è l’anno dei record negativi: quello dei suicidi, quello delle morti in carcere, e una crescita della popolazione detenuta così sostenuta da provocare, già oggi, una situazione di reali trattamenti inumani e degradanti generalizzati.
62.153 le persone detenute, a fronte di una capienza regolamentare di 51.320 posti. Di questi posti, però, 4.462 in effetti non erano disponibili, per inagibilità o manutenzioni, e dunque la capienza effettiva scende a circa 47.000 posti, ed il tasso di affollamento effettivo arriva al 132,6. San Vittore a Milano l’affollamento effettivo ha raggiunto il 225%, a Brescia Canton Monbello il 205%, a Como e a Lucca il 200%, a Taranto il 195% e a Varese il 194%.
Aumenta esponenzialmente la popolazione detenuta, ma le carceri sono sempre più fatiscenti: il 35,6% delle carceri visitate da Antigone è stato costruito prima del 1950. La maggior parte di questi, addirittura prima del 1900. Nel 10,3% degli istituti visitati non tutte le celle erano riscaldate; nel 48,3% c’erano celle dove non era garantita l’acqua calda; nel 55,2% degli istituti visitati c’erano celle senza doccia; nel 25,3% degli istituti visitati non c’erano spazi per attività.