Sul caso, nel 1989, il giudice del tribunale di Macerata Alessandro Jacoboni pronunciò la prima “sentenza aperta” in Italia. Un caso clamoroso di risonanza internazionale, che a 44 anni di distanza il pm maceratese Francesco Carusi riprende indagando sull’ipotesi di doppio omicidio. I fatti riesaminati con nuovi strumenti elettronici di controllo e decine di interrogatori nelle Marche.
E’ sempre rimasta un mistero la morte dell’ex baronessa Jeanette Bishop May, moglie divorziata del potente banchiere Evelyn De Rothschild (morto a Londra due anni fa) e della sua segretaria e interprete, la friulana Gabriella Guerin. Delle due donne si perse traccia il 29 novembre del 1980. A bordo della loro auto lasciarono Sarnano, dove alloggiavano in un albergo, mentre imperversava un tempo da lupi. La vecchia Peugeot venne ritrovata abbandonata nella neve il 18 dicembre 1980 sull’altopiano di Ragnolo. Poco più di un anno dopo, il 18 febbraio 1982, alcuni cacciatori ritrovarono in un bosco, a nove chilometri di distanza, i resti dei loro corpi. Accanto le borse e alcuni oggetti appartenuti alle due quarantenni. Tante le piste che vennero seguite dagli inquirenti: rapimento, morte per assideramento, delitto di mafia, e il coinvolgimento della banda della Magliana per contrabbando di opere d’arte.
Un’inchiesta mai chiusa.
Sul non risolto giallo dei Sibillini si tenta di fare nuova luce