La rabbia silenziosa degli operai della Toyota Material Handling è andata in scena davanti ai cancelli dello stabilimento bolognese, dove mercoledì sera in seguito a una esplosione sono morti due operai, Fabio Tosi, 34 anni e Lorenzo Cubello, 37, e altri 11 sono rimasti feriti: tra questi, un 24enne, è ancora molto grave ed è ricoverato in Rianimazione all’ospedale Maggiore. E’ il giorno dello sciopero di otto ore indetto dai sindacati confederali e da Usb per il comparto metalmeccanico. Secondo Cgil, Cisl e Uil l’adesione nelle fabbriche è stata alta. Oltre agli stabilimenti italiani, hanno scioperato anche gli stabilimenti Toyota di Svezia e Francia.
La Procura intanto sta muovendo i primi passi nell’indagine aperta per omicidio e lesioni colpose, che per il momento rimane contro ignoti. In giornata sono cominciate le autopsie e il medico legale ha effettuato un sopralluogo nell’area dell’esplosione per giungere ad una ricostruzione delle
dimensioni dello scoppio e l’impatto sulle vittime. In base ai primi accertamenti di carabinieri, vigili del fuoco e ispettorato del lavoro dell’Ausl, sembra che ad esplodere, danneggiando gravemente un capannone, sia stato lo ‘scambiatore’ di un sistema di condizionamento situato in un’area esterna.
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