Anno nuovo nuove regole.

Partono oggi a Milano i nuovi divieti per i fumatori che non potranno più accendere una sigaretta all’aperto, a meno che non si trovino ad almeno 10 metri da altre persone. E’ il secondo step previsto dal Piano Aria e Clima approvato nel 2020 dal Consiglio Comunale ed entrato in vigore l’anno successivo con le prime aree off limits per i fumatori, come parchi, impianti sportivi e cimiteri. 

Con l’eccezione delle sigarette elettroniche, da oggi il divieto di fumo è esteso “a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico incluse le aree stradali”, con l’eccezione di “luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone”. Non si potrà quindi fumare anche nei dehors di bar e ristoranti secondo un provvedimento che il segretario generale della Confcommercio di Milano Marco Barbieri ha definito “una battaglia ideologica superata dall’evidenza dei dati”. 

A Milano era già vietato fumare alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree verdi e gioco, nelle strutture sportive, nei cimiteri e ora scatta il passaggio successivo, per uno stop al fumo che comprende tutta la città. 

“C’è un’abitudine che abbiamo bisogno di assumere, cioè quella di non fumare in prossimità delle persone. Non si fuma laddove si può recare danno a chi ci sta attorno”. Così la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo ha commentato il divieto di fumare all’aperto in città che da oggi si estende anche ai tavolini dei bar e nei dehors, con una distanza di almeno di metri dalle altre persone per chi vorrà accendersi una sigaretta.

“Questo divieto è una indicazione rispetto all’abitudine da assumere, credo che questo sia il modo migliore con cui tuteliamo la salute. Possiamo dire che fumare fa male – ha osservato la vicesindaca -, quindi non estendiamo un divieto togliendo la possibilità di fare qualcosa di meraviglioso”, ha spiegato Scavuzzo.

Poi c’è il tema dell’ambiente perché il provvedimento non è solo a tutela della salute, ma punta ad abbattere anche lo smog. Il provvedimento non piace a tutti, soprattutto ai commercianti per la parte relativa a dehors e ai tavolini all’aperto. C’è poi il punto dei controlli perché dal 2021, quando sono stati introdotti i primi divieti, le multe sono state pochissime”. “Oggi i vigili faranno il loro lavoro e valuteranno su quali priorità concentrarsi .

Non saranno comunque multati i commercianti, ma solo i cittadini che rischiano un’ammenda da 40 a 240 euro se non rispetteranno l’obbligo, anche se è probabile che ci sarà un inizio soft nei controlli da parte della Polizia Locale.

Divieto di fumo a Milano all’aperto da gennaio 2025 (LaPresse)

Secondo i dati dell’Arpa Lombardia, il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili e il Piano Aria e Clima si propone di ridurre del 45% il livello di CO2 entro il 2030, anche grazie a nuovi divieti sulla circolazione che entreranno in vigore nei prossimi anni. 

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