Sono più di 130 le persone arrestate a Parigi a causa dei tafferugli scoppiati durante la finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter, vinta dai francesi per 5-0. Lo fa sapere la polizia. Migliaia di persone si erano radunate nel centro della città per assistere sui maxischermi alla partita, giocata a Monaco di Baviera, e, secondo la prefettura, i disordini sono iniziati già dopo il primo gol, con il lancio di petardi, fuochi d’artificio e bombe carta. Le immagini diffuse dai media francesi mostrano tifosi in fuga dalle esplosioni ai Champs-Élysées, dove le forze dell’ordine hanno impiegato gas lacrimogeni per disperdere la folla e rispondere al lancio di oggetti al loro indirizzo. La polizia ha utilizzato inoltre un cannone ad acqua per impedire l’invasione di Place de l’Etoile, dopo lo sfondamento delle barriere erette a protezione dell’Arco di Trionfo. 

La situazione era invece abbastanza calma a Place de la Concorde, dall’altra parte del viale, lungo il quale le vetrine dei negozi erano state coperte da pannelli di legno per evitare vandalismi e saccheggi. Scene analoghe si sono verificate al Parco dei Principi. A Porte de Saint-Cloud alcuni giovani armati di fumogeni hanno tentato di invadere la tangenziale, prima di essere respinti dagli agenti. I poliziotti e i gendarmi schierati dalla prefettura di Parigi sono stati 5.400. Il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, si è scagliato su X contro “I barbari scesi nelle strade di Parigi per commettere crimini e provocare la polizia” e ha dichiarato di aver “chiesto alle forze di sicurezza interna di reagire con vigore a queste atrocità”. “E’ insopportabile che non si possa festeggiare senza temere la ferocia di una minoranza di delinquenti che non rispettano nulla”, ha aggiunto Retailleau. 

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