“Il mandato di Malagò finisce con questo, non c’è rinnovo perché la legge non lo prevede”. 

Le parole di Abodi sembrano chiudere definitivamente ogni possibilità di modificare le norme per consentire al dirigente romano, che compirà 66 anni a marzo, di svolgere un quarto mandato quadriennale o di andare comunque oltre la scadenza naturale di maggio 2025.

Un’ipotesi che si era fatta strada anche per via delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina in programma tra un anno, nel febbraio 2026. 

Malagò ha più volte sottolineato come le regole siano state cambiate in altre occasioni: i presidenti delle Federazioni sportive, ad esempio, non hanno limiti di mandati se prendono i due terzi dei voti. 

Il Coni, però, è un Ente pubblico ed è soggetto a regole diverse che potrebbero essere cambiate solo con una legge. Per l’attuale presidente, tuttavia, il Coni non può essere trattato diversamente dalle federazioni e non si dovrebbe andare contro il consenso che esprime il mondo dello sport. Inoltre, il presidente del Comitato olimpico ha fatto osservare che all’insediamento il primo giugno il suo successore non potrebbe essere immediatamente operativo per Milano-Cortina.

Il ministro dello Sport e i Giovani Andrea Abodi (Afp)

Su Milano-Cortina, Abodi: “Siamo convinti di arrivare pronti”

“I ritardi di Milano-Cortina? Sappiamo conviverci nella misura in cui non ci arrendiamo. I ritardi li abbiamo trovati più allora che riscontrati oggi. Questi due anni e mezzo sono serviti per accelerare, io ho sempre detto che il tempo non ci è stato amico ma adesso abbiamo iniziato a familiarizzare con il tempo e siamo convinti di arrivare pronti per quando dovremo essere pronti”.

Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani sempre a margine di un evento a Sanremo sulla Liguria Regione europea dello sport del 2025.

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