I mercati internazionali sono diffidenti. L’ottimismo per l’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Cina è stato in gran parte bruciato dalla mancanza di dettagli ufficiali sui contenuti dell’intesa e dalle successive parole del presidente Trump. A proposito delle trattative in corso con gli altri partner commerciali, tra cui Europa e Giappone, ha detto che nelle prossime settimane manderà loro delle lettere con proposte “prendere o lasciare”.
Così le borse europee hanno aperto in modo debole. Milano cede mezzo punto percentuale, più pesante Francoforte (-0,7%), mentre Londra galleggia sopra la parità.
Anche le borse asiatiche sono in gran parte in territorio negativo. Tokyo ha ceduto lo 0,68%, Shanghai in lieve contrazione e Hong Kong in ribasso dello 0,8%.
Fa eccezione solo Seul, sostenuta dalle prospettive di stabilità garantite dalla vittoria dei liberali alle ultime elezioni presidenziali.
L’incertezza coinvolge anche il mercato dei cambi, con il dollaro che soffre e l’euro che ne approfitta. In apertura di contrattazioni la valuta unica ha toccato i massimi da novembre 2021, poi ha leggermente ripiegato a 1,1519.