La sua storia ha tenuto per lunghi mesi con il fiato sospeso le oltre 400 mila persone che, nella grande community social creata da Valentina Mastroianni, sua mamma, hanno accompagnato il piccolo Cesare Zambon nella sua battaglia contro la malattia che due giorni fa lo ha portato via.

Cesare, 6 anni di Conegliano non ce l’ha fatta. La notizia è stata comunicata proprio dalla mamma attraverso l’account “La storia di Cesare”, dove aveva raccontato la battaglia quotidiana contro questa rara malattia genetica: la neurofibromatosi.

E proprio sul profilo social “La storia di Cesare”, Valentina Mastroianni ha condiviso uno struggente messaggio dedicato al figlio: “Ciao Cece del mio cuore, sei stato coraggioso, senza paura, fino alla fine. Circondati dal nostro amore, grazie agli angeli del guscio, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente. Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far sì che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome. Tu ora vai, finalmente libero! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai.”

La storia di una lotta coraggiosa

Valentina Mastroianni aveva condiviso la storia del figlio sia sui social, sia nel libro intitolato “La storia di Cesare”. La rara malattia genetica lo aveva colpito a soli 18 mesi e, nel tempo, aveva portato il piccolo alla cecità e all’immobilità. Una condizione genetica rara che porta alla formazione di diverse tipologie tumorali. Negli ultimi tempi, il quadro clinico di Cesare si era aggravato.

Cesare e la mamma (@instagram)

Un trasferimento per cercare cure migliori

Una storia difficile quella della famiglia Zambon, mamma, papà e due fratelli, che nel tempo diventa la storia di tutti coloro che hanno condiviso le tappe difficile della lotta coraggiosamente combattuta dal piccolo Cesare. 

Per garantire a Cesare la possibilità di accedere a trattamenti più appropriati, la famiglia si era trasferita da Conegliano a Genova. Il piccolo era stato affidato alle cure dell’ospedale pediatrico Gaslini, ma non ce l’ha fatta. Nonostante l’impegno accanto a Cesare, la famiglia Zambon si è spesa per progetti di solidarietà nel comune di origine, Conegliano. Tra questi ‘La stanza dell’ascolto’, uno spazio di supporto psicologico per aiutare chi ne ha bisogno, realizzata grazie alla campagna portata avanti da mamma Valentina insieme al Rotary di Conegliano.

“In questa vita hai dato tanto senza chiedere niente”, scrive ancora via social Valentina, forse l’esempio più importante lasciato da Cesare. 

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