Si è spenta in una clinica di Santiago del Cile la giovane vita di Matteo Franzoso. A darne la notizia i sanitari locali, che hanno informato la commissione medica FISI e il Presidente federale. Il 25enne atleta azzurro non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale, che si era creato dopo la caduta avvenuta sabato durante un allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km dalla capitale cilena. 

Franzoso, che avrebbe compiuto 26 anni domani, 16 settembre, ha affrontato male il primo, piccolo salto del tracciato di allenamento, finendo sbalzato in avanti verso le reti. Ha oltrepassato due file di reti e ha sbattuto contro la staccionata posizionata 6-7 metri fuori dal tracciato. 

Raggiunto immediatamente grazie all’elisoccorso, l’azzurro delle Fiamme Gialle, cresciuto sciisticamente al Sestriere, è stato subito ricoverato nel reparto di terapia intensiva e indotto al coma farmacologico. 

Col passare delle ore, però, il fisico di Franzoso non ha retto ai danni creati dal trauma. Descritto in federazione come un ragazzo solare, sorridente e gentile, Franzoso era arrivato a La Parva il 6 settembre per la sessione di allenamenti sulla neve assieme agli altri velocisti Mattia Casse, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Christof Innerhofer, Benjamin Alliod, Nicolò Molteni, Marco Abbruzzese e Giovanni Franzoni. A loro si era aggiunto anche Dominik Paris.

Nel 2021 Franzoso aveva fatto il suo esordio in Coppa del mondo, il 17 dicembre, nel superG della Val Gardena: sono diciassette le sue presenze nel circuito maggiore (11 superG e 6 discese), nelle quali ha fatto registrare il 28/o posto nel superG di Cortina d’Ampezzo del 28 gennaio 2023 quale miglior risultato. Sempre nel ’23 aveva vinto il titolo italiano nella combinata. 

L’ultima partenza in Coppa risale alle gare norvegesi di Kvitfjell dello scorso marzo. “E’ una tragedia per la famiglia e per il nostro sport – ha detto il Presidente FISI, Flavio Roda -, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi. E’ assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere. 

In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Chiedo il massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo vicini per tutto quanto sarà necessario”.

Roda: “Tragedia per la famiglia e per il nostro sport”

‘E’ una tragedia per la famiglia e per  il nostro sport, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco  meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi. E’ assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi  del genere. In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti  gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Chiedo il  massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo  vicini per tutto quanto sarà necessario”. Così il presidente della  Fisi Flavio Roda in una nota sul sito della Fisi, dopo la morte del  25enne azzurro Matteo Franzoso in seguito a una caduta in allenamento  in Cile con la Nazionale.

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