L’appello della mamma: “E’ il momento di parlare, basta con l’omertà”
Alcuni testimoni della serata sciamanica nell’abbazia sconsacrata di Vidor, verranno ascoltati di nuovo dagli investigatori. Più che gli “alibi”, da verificare – secondo quanto filtra dalle indagini in corso – le diverse versioni dei fatti, quelle tre ore decisive per la vita di Ales Marangon passate tra quando ha lasciato “improvvisamente” la sala dei riti sciamanici, e quando si sono chiamate le forze dell’ordine, ed è iniziata ufficialmente la ricerca dei Carabinieri. 

La timeline, cronologia di quella notte.

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Alex Marangon, 26 anni, barista di Marcon

Ore 3 del mattino: abbazia di Vidor
I Carabinieri hanno, per ora, solo un quadro generale delle ultime ore del giovane il quale d’improvviso, intorno alle 3, si è alzato in piedi nella sala del concerto gridando “no, no” e aggiungendo altre parole che non sono state ben comprese da chi gli stava accanto. Ancora ignoti gli altri particolari nel racconto dei testimoni della serata sciamanica, ancora coperti dal segreto istruttorio.

Cosa non torna: la confidenza a un amico prima del raduno: perchè “aveva paura”?
 

Luogo ritrovamento del corpo di Alex Marangon sul fiume Piave Ansa

Luogo ritrovamento del corpo di Alex Marangon sul fiume Piave

Tra le 3 e le 6, il mistero: la corsa all’esterno verso il bosco
Poi Marangon ha cominciato a correre verso l’esterno dell’abbazia, in direzione del bosco. Uno dei presenti l’ha seguito per raggiungerlo, ma l’avrebbe perso di vista rientrando nella sala poco dopo e avvertendo gli altri.

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Poi: un gruppo lo cerca urlando: “Alex, Alex”
A quel punto un gruppetto avrebbe deciso di andarlo a cercare mentre chi è rimasto nell’abbazia ha detto di aver sentito chiaramente gridare “Alex, Alex” e di aver scorto nel buio fasci di luce, forse prodotte dalle torce. 
 

Ore 6 del mattino: si chiamano i Carabinieri
Poi tutti sono rientrati dopo una ricerca vana e hanno avvisato l’organizzatore dell’evento e il proprietario dell’Abbazia che ha chiamato i carabinieri. Erano passate di poco le 6 e mezz’ora dopo i militari erano già sul posto ad avviare le indagini che ora, sulla base degli elementi emersi, si muovono per omicidio volontario a carico di ignoti.

@Vf

Ritrovamento del corpo di Alex Marangon

Il mistero del buco di 3 ore
Ed è su quel “buco” di tre ore che gli inquirenti vogliono fare luce, per poter mettere un punto fermo e definitivo all’inchiesta. 

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Scomparsa alex marangon fiume piave Treviso

Picchiato con colpi di bastoni e di una pietra
Le fratture – l’esito dell’autopsia sul corpo – sono soprattutto sul lato sinistro del corpo e sono compatibili con dei colpi di bastone o, anche, di una pietra raccolta dal fiume. Al momento, però, la possibile arma del delitto non è ancora stata ritrovata e per questo i carabinieri hanno già in programma un nuovo sopralluogo più approfondito, in settimana, sia nell’ Abbazia di Santa Bona dove si è tenuto il raduno new age, sia lungo tutto il tragitto del Piave fino a Ciano, dove è stato ritrovato il corpo, un punto a quattro chilometri di distanza dal punto in cui era stato visto vivo l’ultima volta.  

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Alex Marangon, Treviso

E verranno raccolte, di nuovo, le testimonianze di tutti i presenti: cinque di loro sono stati convocati già oggi nella caserma dell’Arma e altri lo saranno nei prossimi giorni. 

Ansa

Carabinieri

I militari dell’arma stanno rileggendo le testimonianze, per scoprire se c’è qualche falla nei loro racconti, per giungere alla verità. 

 

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La ayahuasca è la sostanza che potrebbe aver assunto ripetutamente Alex Marangon. Secondo quanto raccontato dagli amici del giovane il ragazzo si sarebbe interessato alle pratiche sciamaniche dell’Amazzonia che prevedono l’assunzione di questo decotto psichedelico in grado di produrre effetti visionari simili a quelli di un allucinogeno

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