Più di 230 mila cellule di alga tossica per ogni litro d’acqua di mare, una concentrazione “molto abbondante” stando alle tabelle pubblicate dall’Agenzia regionale per l’ambiente – per ora, un dato così alto riguarda uno solo dei venti punti di prelievo distribuiti tra Adriatico e Ionio.

In località Lido Trullo, a sud di Bari, i valori sono passati da zero a più di centomila nel giro di due settimane. Qui, a inizio giugno nel campione non c’era traccia di Ostreopsis ovata (il nome completo dell’alga che può provocare sintomi come quelli dell’influenza, febbre inclusa, con dermatiti o congiuntiviti. Sintomi destinati, per fortuna, a scomparire nel giro di ore). A favorire la fioritura dell’alga, le temperature sempre più alte. 

Alta presenza di alga tossica anche nel punto di prelievo di Bisceglie sud, e in concentrazione assai minore presso il faro di Torre Canne. Modeste le concentrazioni a Porto Badisco, nel Leccese, e presso lo stabilimento Baia d’argento presso Taranto: situazioni da tenere d’occhio, che tuttavia non dovrebbero preoccupare i bagnanti. Sotto le diecimila cellule per litro, infatti, non si dà alcun rischio sanitario.
 

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