Temperature bollenti ieri a Genova con 45 gradi percepiti e a Firenze. E Milano e Roma più calde di Algeri, Tunisi e Rabat: l’Italia supera il Nordafrica e continua a boccheggiare sotto la spinta dell’Anticiclone che, dal cuore del Sahara, si espande verso Francia e Italia centro settentrionale. Temperature bollenti ieri a Genova con 45 gradi percepiti e a Firenze. Bolla rovente che sta toccando anche l’Inghilterra. In Spagna e Portogallo è emergenza caldo e incendi. Roghi anche in Albania e sull’isola greca di Zante. In alcuni casi è stato necessario attivare evacuazioni di abitazioni e hotel.

Cresce l’allerta caldo nei giorni che precedono il Ferragosto secondo il bollettino aggiornato sulle ondate di calore del ministero della Salute. E proprio per le temperature troppo elevate l’udienza generale del Papa oggi mercoledì 13 sarà spostata al coperto in Aula Paolo VI.

Caldo rovente (Ansa)

Caldo rovente

Caldo rovente (Ansa)

Caldo rovente (Ansa)

Top bollini rossi: oggi sono 16
16 bollini rossi oggi mercoledì 13 agosto, su 27 città monitorate. Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina e Torino sono bollino rosso per tutti e tre i giorni. A queste si aggiungono  Milano, Perugia, Rieti, Roma, Campobasso, Genova, Venezia, Verona e Viterbo. Nella giornata di oggi un solo bollino arancione (Trieste), 4 in giallo (Napoli, Palermo, Civitavecchia e Ancona).

Ma afa e temperature oltre i 40 gradi stringono nella morsa tutta Italia, con notti tropicali e poche eccezioni di sollievo, come i 6 bollini verdi previsti per mercoledì: Pescara, Reggio Calabria, Messina, Catania, Bari e Cagliari.

Secondo l’analisi del meteo.it, nel nostro Paese sono numerosi i picchi dei valori delle temperature rispetto a quelli registrati in Marocco, Algeria e Tunisia. 
 

Milano notti tropicali
A Milano, negli ultimi tre giorni, si sono registrate minime di 27°C, un valore quasi supertropicale (notti con temperature minime che non scendono sotto i 30°C) e massime di 37°C. Situazione meno rovente di notte sulla Capitale con minime sui 23-24°C ma massime simili, intorno ai 36-38°C. “Ad Algeri, di contro, la minima è scesa fino a 21°C di notte e la massima è salita, al più, fino a 34°C, così come a Tunisi. La capitale del Marocco, Rabat, trovandosi lungo le coste oceaniche, ha fatto fatica a superare i 30-33°C”, dicono dal meteo.it.

In Liguria, dove si registrano temperature elevate su tutto il territorio regionale, pronto soccorso monitorati “ma non in affanno”, dice l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, che sottolinea come con il persistere delle condizioni di forte caldo aumentano i rischi soprattutto per anziani e fragili e rinnova l’invito ai cittadini a rispettare le regole di buon senso: evitare di uscire e di praticare attività fisica nelle ore più calde, bere con regolarità e alimentarsi in modo corretto, evitando alcolici e bevande gassate, conservare correttamente i farmaci e modificare le assunzioni degli stessi solo dopo consulto con il proprio medico. Stessi consigli dalla sindaca di Firenze Sara Funaro che parla di città “sotto massima allerta” e ricorda che sono attivi nel capoluogo toscano i rifugi climatici la cui mappa è consultabile su ww.comune.firenze.it mentre Napoli, dopo l’afa, si è trovata sotto un forte temporale, con pioggia mista a grossi chicchi di grandine.

Spagna a fuoco
Oltre che alle nostre città, a fare i conti con l’emergenza caldo è la Spagna soprattutto in Andalusia e Paesi Baschi. Ieri sono stati raggiunti i 44 gradi in quattro province mentre è allarme roghi con un uomo che è morto per le ustioni riportate in un incendio alle porte di Madrid. Grave la situazione anche in Portogallo dove il Governo ha chiesto i Canadair al Marocco.

Heatmap del Mediterraneo realizzata dal programma Copernicus (Copernicus)

57mila gli ettari di terreni e boschi andati a fuoco in Italia

In Italia dall’inizio dell’anno ad oggi, rileva Coldiretti, sono quasi 57mila gli ettari di terreni e boschi andati a fuoco in Italia. E, rispetto al 2024, se si prosegue con queste medie, a fine anno gli ettari bruciati potrebbero registrare un aumento di circa il 5%. In riferimento poi alla media degli ultimi 20 anni gli ettari di terreno incendiati in Italia sono cresciuti di quasi il 60%. 

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