
Quando si mette al lavoro nella notte tra le strade della sua città, Brescia, ama definirlo un atto di amore urbano. Riportare bellezza dove altri in pochi secondi l’hanno portata via. Di giorno imbianchino, la notte si veste di scuro e diventa Ghost Pitùr, pittore fantasma. Sono le 5 del mattino, è a quest’ora che si mette in azione Ghost Pitùr e noi andiamo a conoscerlo.
Al termine del suo lavoro lascia sempre una firma, un biglietto dove scrivo: “Questo è un atto di amore urbano”, perché è così che lo interpreta. Non si considera in un’artista, dice, semplicemente una persona che coniuga il senso civico, il rispetto per il bene collettivo, il bene urbano, con il proprio mestiere.