La polizia ha arrestato una persona sospettata di aver ucciso la scrittrice Alexandra Froehlich: si tratterebbe del figlio ventiduenne della vittima. Lo scrive il quotidiano tedesco Bild. Si giunge così ad una possibile svolta sul caso della 58enne scrittrice tedesca, nota soprattutto per i suoi thriller di successo: il suo corpo senza vita era stato trovato la notte del 22 aprile nella casa-battello di Amburgo nella quale viveva da sei mesi. E’ stato da subito chiaro che era stata aggredita e uccisa.
Per ora la polizia di Amburgo conferma ufficialmente solo l’arresto di un sospetto nel quartiere di Rothenburgsort: per la stampa tedesca si tratta di uno dei tre figli di Froehlich, il 22enne, e non avrebbe opposto resistenza.
Il giorno prima di morire, Froehlich era stata vista dai suoi vicini di casa fare una grigliata sul battello con i suoi figli. La donna sarebbe stata sorpresa in casa tra mezzanotte e le cinque del mattino dello scorso 22 aprile. Ad allertare la polizia intorno alle 5.20 del mattino, secondo il quotidiano Bild, era stato proprio uno dei figli di Froehlich.
Alexandra Fröhlich, nata ad Amburgo nel 1966, aveva iniziato la sua carriera come giornalista in Ucraina: a Kiev aveva fondato una rivista femminile. In Germania aveva poi lavorato come autrice freelance per diverse riviste femminili. E’ diventata famosa con il romanzo d’esordio “La mia suocera russa e altre catastrofi” pubblicato nel 2012 e denso di elementi autobiografici, visto che lei stessa aveva sposato un russo, dal quale aveva poi divorziato. Il libro, un grande successo, era stato inserito nella lista dei bestseller del settimanale Der Spiegel. Froehlich in seguito si era dedicata particolarmente al genere thriller.