Torna a placarsi l’Etna dopo la fase parossistica iniziata dal cratere Voragine con un’intensa attività stromboliana e culminata con fontane di lava incandescenti e l’emissione di una nube di plume vulcanico alta quasi cinque chilometri. Uno spettacolo della natura che il buio della notte ha reso ancora più affascinante.

Meno spettacolare, per i catanesi, è stata la caduta di cenere lavica che è ‘piovuta’ sulla città di Catania e su moltissimi paesi della provincia, coprendoli di plume vulcanico, prima sottile poi, via via, sempre più spesso. E che ha portato alla chiusura stamattina dell’aeroporto proprio per permettere la pulizia della pista e delle zone di manovra e parcheggio degli aerei. 

Sospesi tutti voli all’aeroporto Fontanarossa fino alle 17

A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori di spazio aereo B2 e B3 di Catania. “La pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica sul campo e pertanto, sono sospesi sia gli arrivi che le partenze – si legge sul sito dell’aeroporto Fontanarossa -. Le operazioni di volo riprenderanno ad avvenuta rimozione della cenere vulcanica dalle pavimentazioni interessate dalla movimentazione degli aeromobili. I passeggeri sono quindi pregati di non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo”.

Intanto l’Ingv osservatorio etneo di Catania ha abbassato il livello di allerta per il volo, il Vona, passato da rosso ad arancione, perché non c’è emissione di cenere. E anche i valori del tremore vulcanico, indicatori dell’energia dei condotti magmatici dell’Etna, sono ‘precipitati’ nella notte dalla zona ‘rossa’ a quella ‘gialla’ e sono, al momento ancora in caduta, anche se su livelli medio alti.

ApPhoto/Maxar Technologies

il vulcano Etna in eruzione, Sicilia, Italia, 4 luglio 2024

Allerta per lo Stromboli, convocato comitato operativo della Protezione civile

La Protezione civile è in allerta invece per lo Stromboli, il vulcano eoliano in intensa e violenta attività. Il capo del dipartimento Fabrizio Curcio ha convocato il Comitato Operativo di per coordinare e organizzare le azioni di prevenzione, monitoraggio e tutela della popolazione sull’isola. Persiste, infatti, una situazione di “potenziale disequilibrio del vulcano”. 

Vengono rafforzati, il sistema di monitoraggio dello Stromboli e lo scambio di informazioni tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Con il passaggio alla fase operativa di preallarme si attiva il livello locale di protezione civile presso il Centro Operativo Avanzato – Coa, che sara’ supportato da esperti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, garantendo il raccordo con le strutture operative impegnate.

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