“Con immutabile commozione e profondo rispetto, ricordiamo uno dei giorni più drammatici della storia della nostra Repubblica: il rapimento di Aldo Moro , avvenuto il 16 marzo 1978 in via Fani, in cui persero tragicamente la vita di cinque eroi silenziosi: gli uomini della sua scorta Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Quell’attacco criminale non fu solo un colpo allo Stato, ma un’offensiva contro i valori più profondi della democrazia e della convivenza civile. La memoria di questi fatti è un monitor e un’eredità preziosa che ci sprona, oggi più che mai, a rafforzare il nostro impegno nella difesa di quei valori e per la protezione della sicurezza di tutti i cittadini”. Così su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
 

 

Rapimento di Aldo Moro, la Repubblica (Rainews.it)

Le Brigate Rosse uccidono i cinque uomini della scorta e sequestrano il presidente della Democrazia Cristiana a via Fani. È il 16 marzo 1978, giorno della presentazione del nuovo governo. Dopo 55 giorni, il corpo dello statista verrà fatto ritrovare nel bagagliaio di un’auto in via Caetani. Aveva 61 anni.

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