Argentina-Spagna, lo scontro tra Re del Sud e Furia Roja

La Finalissima 2026 tra Argentina e Spagna, sfida epica tra i campioni di Copa América e UEFA EURO 2024, si disputerà il 27 marzo allo Stadio Lusail di Doha, in Qatar.​ La partita, organizzata da CONMEBOL (Confederación Sudamericana de Fútbol) e UEFA, riunisce due potenze del calcio mondiale in un duello atteso da milioni di tifosi, con echi di rivalità storiche e stelle come Messi e Yamal pronte a illuminare il campo.​

L’Argentina arriva da vincitrice della Copa América 2024 e squadra campione del mondo in carica, reduce dal trionfo nella precedente Finalissima del 2022 contro l’Italia (3-0 a Wembley).​
La Spagna, fresca del trionfo all’Europeo 2024, affronta l’Albiceleste per la quindicesima volta nella storia: bilancio equilibrato con 6 vittorie a testa e 2 pareggi, l’ultimo scontro un netto 6-1 spagnolo in amichevole nel 2018.​ La data è slittata dal giugno 2025 al 2026 per impegni di club e nazionali, rendendo l’evento un antipasto perfetto ai Mondiali 2026.​
 

Per l’Argentina di Lionel Scaloni, Lionel Messi (38 anni) guida un attacco letale con Julián Álvarez, Lautaro Martínez e Ángel Di María, supportati da un centrocampo solido con Enzo Fernández e Alexis Mac Allister.​
La Spagna di Luis de la Fuente punta su Lamine Yamal e Nico Williams sulle fasce, con Rodri e Pedri a dettare i ritmi, e terzini come Carvajal e Cucurella per spingere.​
Difese rocciose: Cristian Romero e Nicolás Otamendi per l’Argentina, mentre Emiliano Martínez e Unai Simón veglieranno le porte.​ 

Il presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin (ApPhoto)

Sarà la quarta edizione di un trofeo che mette di fronte le nazionali che trionfano nelle massime competizioni per selezioni della Conmebol e della Uefa. La prima si disputò nel 1985 a Parigi e la Francia superò 2-0 l’Uruguay; la seconda nel 1993 a Mar del Plata e l’Argentina ebbe la meglio ai rigori sulla Danimarca, la terza nel 2022 a Londra e ad alzare il trofeo fu ancora l’Albiceleste dopo il 3-0 rifilato all’Italia dell’allora ct Roberto Mancini.

Il presidente UEFA Aleksander Ceferin la definisce “una serata memorabile di calcio mondiale”, simbolo del legame tra confederazioni.​
Alejandro Domínguez di CONMEBOL parla di “simbolo di cooperazione e evento storico per i tifosi”.​
Favoriti? L’Argentina per l’esperienza, ma la Spagna sogna il bis continentale con il suo talento giovane: un match che potrebbe influenzare anche il Ballon d’Or.​

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