
Roma città aperta ma per i turisti – forse – da gennaio un po’ meno aperta: per uno dei monumenti più belli al mondo – e fiore all’occhiello del rione che prende il suo nome – arriva un ticket di due euro per l’ingresso alla Fontana di Trevi. Una cifra bassa, ma che promette incassi notevoli per il Comune, secondo alcune stime almeno 20 milioni di euro.
Fontana di Trevi (Ansa)
Roma, Fontana di Trevi riapre dopo lavori manutenzione per Giubileo (local team)
Ingresso libero per i romani residenti
E’ quello che dovranno pagare i turisti dal 7 gennaio 2026 per visitare la Fontana, mentre l’accesso per i romani continuerà a essere gratuito. Una scelta che dovrebbe portare nelle casse comunali 20 milioni di euro, secondo quanto scrive il Corriere, che anticipa la notizia.
Turisti alla Fontana di Trevi (GettyImages)
Da gennaio due corsie
Già da circa un anno il deflusso dei visitatori è contingentato, con un tetto massimo di 400 persone che possono sostare nell’area. Da gennaio saranno organizzate due corsie, una per i romani e l’altra per i turisti, e chi dovrà pagare potrà utilizzare anche la carta di credito.
Fontana di Trevi (Ansa)
5 milioni e 300mila visitatori nel 2025
Voluta dall’assessore al Turismo e grandi eventi, Alessandro Onorato, e condivisa dall’amministrazione comunale, la scelta va nella direzione di salvaguardare la fontana più grande di Roma, capolavoro tardo-barocco di Nicola Salvi, che soltanto nei primi sei mesi di quest’anno ha registrato oltre 5 milioni e 300mila visitatori, più di quanti ne ha totalizzati il Pantheon nell’intero 2024 (4.086.947 ingressi).
Le risorse derivanti dal pagamento del ticket dovrebbero essere destinate al miglioramento dell’offerta e dei servizi turistici.