La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto alla Ocean Viking della ong Sos
Méditerranée in acque internazionali. La nave, con 87 migranti a bordo, sarebbe stata oggetto di colpi di arma da fuoco esplosi dalla guardia costiera libica. La procuratrice Sabrina Gambino ha fatto avviare accertamenti dalla polizia scientifica che ha eseguito i primi rilievi sulla nave e poi saranno raccolte le testimonianze. Migranti ed equipaggio sono in quarantena. “Individueremo il posto in cui è  avvenuto e poi prenderemo le determinazioni necessarie. Dobbiamo ricostruire cosa è accaduto” ha detto la procuratrice Gambino all’ANSA. 

La ricostruzione dei fatti di Sos Méditerranée

Abbiamo contattato le autorità libiche per chiarire i fatti, è loro compito dire cosa è accaduto“. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea a proposito dell’incidente che ha coinvolto la nave Ocean Viking della Sos Mediterranee e la guardia costiere libica. “Stiamo stabilendo i fatti, non siamo ancora alla fase delle possibili conseguenze”, ha aggiunto.

Gli spari della Guardia costiera libica 

La Ocean Viking viene presa di mira dalla Guardia Costiera Libica in acque internazionali. La nave stava portando in salvo 87 persone, tra cui diversi minori. “Venti minuti consecutivi di spari contro di noi”, è la denuncia dell’equipaggio. “Sebbene nessuno sia rimasto ferito fisicamente, tutti a bordo hanno temuto per la propria vita” dice la Ong spiegando che l’imbarcazione è stata oggetto di spari, dopo aver soccorso “87 sopravvissuti già a bordo, tra la notte di sabato 23 e la mattina del 24 agosto, in due diverse operazioni”. 

“La nostra nave – dice la Ong  – era stata autorizzata dal centro di coordinamento italiano a interrompere la rotta verso il porto di sbarco assegnato e a cercare un’altra imbarcazione in difficoltà nelle acque internazionali. Mentre i nostri team erano impegnati nella ricerca del caso di soccorso, la Ocean Viking è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso Nord. L’informazione ci è stata fornita prima in inglese e poi in arabo. Il nostro mediatore culturale – proseguono nel racconto – ha informato dal ponte che la Ocean Viking stava lasciando la zona. Tuttavia, senza alcun preavviso o ultimatum  due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave, iniziando un assalto durato almeno 20 minuti ininterrotti, direttamente contro di noi”.

Spari contro Ocean Viking, 24 agosto 2025 (x/sosmediterraneo)

“Gli 87 sopravvissuti e l’equipaggio stanno bene. Stiamo lavorando a ricostruire gli eventi”, avevano fatto sapere nel pomeriggio di ieri, poco dopo l’attacco mentre la nave della Ong continuava la traversata verso Marina di Carrara, indicata dal Viminale come porto di sbarco. 

Prima di denunciare l’aggressione da parte della Guardia libica, Sos Mediterranée aveva lamentato la lunga distanza della meta, a 1.300 chilometri dall’area di salvataggio: “Sono tre giorni e mezzo di navigazione che – avevano spiegano – terranno la nostra nave lontana dal Mediterraneo”. 

La nave ha poi fatto rotta verso il porto di Augusta, nel Siracusano, dove è arrivata lunedì in serata. “Il capitano della Ocean Viking – ha fatto sapere Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia – “ha esercitato la sua autorità superiore per impostare la rotta verso Siracusa, il porto di origine, per sbarcare tutti gli 87 sopravvissuti ed effettuare le riparazioni critiche necessarie. Le autorità italiane hanno confermato la destinazione”.

Spari contro Ocean Viking, 24 agosto 2025

Spari contro Ocean Viking, 24 agosto 2025 (x/sosmediterraneo)

La reazione della Croce Rossa Italiana

“Non è accettabile che operatori intervenuti per salvare 87 vite vengano attaccati a colpi d’arma da fuoco a seguito di un rescue. La più sincera vicinanza all’equipaggio e alle persone migranti soccorse che, oltre allo svolgimento delle attività necessarie a far fronte al naufragio, hanno dovuto fare i conti con questo triste episodio che, ci auguriamo, non si ripeta mai più”.

Il commento di Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, è arrivato in mattinata, come molti, a ridosso dell’aggressione avvenuta ieri. 

Sos Mediterranée ha detto che “la motovedetta 2 utilizzata dalla Guardia Costiera libica durante l’attacco era stata donata dall’Italia nel 2023 nell’ambito del programma dell’Unione Europea ”Sostegno alla gestione integrata delle frontiere e della migrazione in Libia”. Nel luglio 2023 la Ocean Viking aveva subito un violento scontro quando una motovedetta simile aveva sparato vicino ai nostri gommoni durante un salvataggio”. 

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