Blitz del movimento ambientalista Extinction Rebellion davanti al ministero dell’Interno a Roma. Un centinaio di attivisti ha scaricato del letame sul marciapiede davanti al Viminale, accampandosi sul posto dopo avere montato una trentina di tende. La protesta è scattata poco dopo le 11.

Gli attivisti si sono presentati con un camion carico di letame che hanno rovesciato a terra. “La sicurezza di cui abbiamo bisogno è che le case e le imprese non ci vengano portate via dalle alluvioni”, ha gridato un manifestante. Gli attivisti hanno poi occupato simbolicamente la piazza con delle tende, srotolando lo striscione “Piazza occupata per insicurezza climatica”. Su un altro si leggeva: “L’unica sicurezza è questo clima di m**da”.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato per sgomberare l’area tirando fuori i ragazzi dalle tende. Alcune persone sono state fermate mentre stavano provando ad arrampicarsi su degli alberi della piazza per esporre uno striscione. I manifestanti sono stati portati poi in commissariato per essere identificati.

“Le persone entrate nelle tende sono state trascinate fuori, le tende distrutte e sequestrate, mentre altre persone hanno praticato resistenza passiva e si sono sedute a terra, circondate da un cordone delle forze dell’ordine. Una protesta dai toni forti, ma colorati e rigorosamente nonviolenti, che arriva dopo un anno di politiche governative che hanno portato all’aumento degli investimenti in combustibili fossili e alla promozione di nuove pene per chi protesta, in un momento in cui l’Italia e il mondo intero sono colpiti da eventi climatici estremi sempre più intensi”, affermano gli attivisti.

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