Sono in crescita i ‘no’ degli italiani alla donazione di organi e tessuti registrati al momento del rinnovo della Carta d’identità elettronica (Cie), mentre continuano a prevalere i ‘sì’. Dal 1/o gennaio al 31 marzo, infatti, le opposizioni alla donazione sono salite del 3,4% rispetto al 2024, mentre le astensioni sono calate dello 0,6%.
Su circa 950mila dichiarazioni, in 380mila (39,7%) hanno scelto di opporsi al prelievo degli organi dopo la morte, mentre 570mila (60,3%) hanno dato il proprio consenso. I dati emergono dal report del Centro nazionale trapianti (Cnt) diffuso in vista della Giornata della donazione dell’11 aprile.
Trento è la città e la provincia più generosa d’Italia in tema di donazione. Tra le città con oltre 100mila abitanti si conferma, infatti, ancora una volta il primato (73,6% sì, 22,4% no, astenuti 32,4%) davanti a Sassari e Verona. Guardando alle Regioni e Province autonome, è sempre Trento a guidare la classifica davanti alla Valle d’Aosta e alla Sardegna.
Tra i comuni, invece, su podio c’è Verceia (Sondrio): su 158 cittadini che hanno rinnovato la Cie si sono espressi in 139 (19 astenuti), 138 sì e un solo no. Sul podio della generosità dopo Verceia quest’anno ci sono Cinte Tesino (Trento) e Longano (Isernia), mentre dopo tre anni in testa alla classifica si attesta al quarto posto Geraci Siculo (Palermo).