Il disturbo dello spettro autistico è una condizione molto frequente nella popolazione generale caratterizzata dalla presenza di un disturbo dell’interazione sociale e della comunicazione, associato a dei comportamenti ripetitivi e a interessi ristretti. Secondo le ultime stime da parte di osservatori americani si registra 1 caso ogni 36 bambini, mentre in Italia gli ultimi dati riportano 1 caso ogni 70/75 bimbi e circa 550mila giovani sotto i 20 anni. Le cause non sono ancora del tutto note, anche se esistono correlazioni genetiche.
Il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo
Numerose le iniziative anche in Italia. A partire dalla luce blu che, come in tante città del mondo, illuminerà vari monumenti, come la Fontana dei Dioscuri nella Piazza del Quirinale e la facciata del Senato.
Consapevolezza dell’autismo (Pixabay)
01/04/2025
La ricerca mostra infatti come i primi segni di autismo emergano spesso già nel primo anno di vita e che i bambini che iniziano l’intervento nei primi due anni presentano in media traiettorie evolutive migliori, rispetto a quelli che lo iniziano successivamente.
La ricerca mostra come i primi segni di autismo emergano spesso già nel primo anno di vita e che i bambini che iniziano l’intervento nei primi due anni presentano in media traiettorie evolutive migliori, rispetto a quelli che lo iniziano successivamente.
Istituto Superiore di Sanità: il progetto-sentinella su 3mila bimbi
Monitorare la neuro evoluzione di oltre 3mila bambini a rischio autismo per intercettare precocemente il disturbo e intervenire con tempestività. Il progetto-sentinella Baby@Net è una delle iniziative portate avanti dall’Istituto superiore di sanità, su mandato del ministero della Salute, per rispondere ai bisogni di diagnosi e assistenza delle persone autistiche e delle loro famiglie. Fra gli altri progetti targati Iss un’iniziativa di formazione che ha già iniziato a preparare delle équipe specializzate nella gestione delle emergenze comportamentali e un’infrastruttura informatizzata dedicata all’assistenza medico-ospedaliera.
L’Osservatorio nazionale autismo (Ossna) dell’Iss – ricorda un approfondimento sul sito web dell’istituto – è un punto di riferimento per l’aggiornamento e la condivisione di dati e strategie e persegue attività istituzionali e di ricerca sperimentale ad alta valenza applicativa. Ne è un esempio la sorveglianza neuroevolutiva Baby@Net, finanziata nell’ambito dei bandi Pnrr e Ccm del ministero della Salute e integrata nel network Nida, che coinvolge direttamente 31 terapie intensive neonatali e 158 servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza in un sistema capillare di monitoraggio e intervento precoci.
Psichiatri: “Colpite 120 mila donne ma il sommerso è enorme”
Appena 120mila donne contro 480mila uomini. I numeri ufficiali dicono che, su circa 600mila italiani con autismo, i maschi sono il quadruplo delle femmine. Anche tra i bambini di 7-9 anni il rapporto è di 31mila rispetto a 8mila. Le fredde cifre non fotografano la realtà dei fatti, avvertono gli esperti della Società italiana di psichiatria (Sip).
“I disturbi dello spettro autistico, da sempre considerati ascrivibili soprattutto al sesso maschile, sono in realtà nel sesso femminile molto più frequenti di quanto si creda – ammoniscono gli psichiatri – ma non vengono riconosciuti a causa del diverso modo in cui i sintomi si declinano, che può in alcuni casi divenire piuttosto lontano dal quadro classico che si studia sui manuali, basato sui profili tipici dei pazienti maschi”. Nelle donne, in altre parole, ci possono essere “sintomi dissimulati” che in quanto tali restano “troppo spesso non riconosciuti”. Risultato: per l’autismo femminile “il sommerso è enorme”.
Liliana Dell’Osso: “Nelle donne è più facile che la malattia passi inosservata”
“Nella donna, in particolare, le capacità di adattamento al deficit di comunicazione sociale (si parla di ‘camouflaging’, camuffamento) sembrano essere più sviluppate – spiega la presidente Sip Liliana Dell’Osso, già professore all’università di Pisa, all’attivo decenni di studi sull’autismo nell’adulto – E’ più frequente, quindi, specialmente nei casi di grado lieve, che il disturbo passi inosservato. Questo non significa che sia meno percepito dalle pazienti, che frequentemente riferiscono, durante la visita, di aver iniziato sin dalla giovane età, ad esempio, a imitare le compagne di classe più abili ad interagire per riuscire ad orientarsi delle situazioni sociali. Potranno quindi comparire atteggiamenti sia di ritiro sociale che di estroversione ipercompensatoria, talora seduttività incongrua, sino a comportamenti sessuali promiscui, adottati per cercare di compensare sul piano fisico il deficit di reciprocità socio-emotiva, con un conseguente inanellarsi di relazioni instabili e intense”.
Come intercettare il problema
Alla fine come viene a galla che esiste un il problema? “Una storia di eventi traumatici potrà far complicare il quadro – illustrano gli specialisti – con una più grave disregolazione emotiva, sentimenti di rabbia e vuoto, con una visione di sé negativa, agiti impulsivi e autolesivi, che andranno a creare la costellazione sintomatologica tipica del disturbo borderline di personalità, una diagnosi, non a caso, a grande prevalenza femminile. Un altro aspetto chiave per individuare tratti autistici nelle donne riguarda la natura degli interessi ristretti e le rigidità comportamentali.