I mercati continuano la loro fase positiva. In Europa ieri i listini di Londra e Francoforte ieri hanno toccato il loro massimo storico intraday. Oggi avvio di contrattazioni poco mosso. Salite di circa lo 0,1% per Londra, Francoforte e Parigi. Anche Milano vede l’indice Ftse Mib poco mosso (+0,14%) dopo tre giorni di discesa. C’è attesa per il discorso di Donald Trump al World economic forum di Davos, alle 17 ora italiana. L’altro dato della giornata saranno, alle 14.30, i numeri sulle nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti.
Ieri a Wall Street sono andati bene soprattutto i titoli tecnologici (Nasdaq +1,28%), mentre l’S&P 500 ha sfiorato il record storico (+0,61%), dopo la pubblicazione di trimestrali che hanno premiato tra gli altri Netflix (+9,69%) e dopo l’annuncio da parte del presidente Trump del progetto Stargate.
Si tratta di investimenti in data center per l’intelligenza artificiale da 100 miliardi di dollari, che potrebbero salire a 500, da parte di OpenAi, l’azienda di ChatGpt, Oracle e la giapponese Softbank. Queste ultime due sono quotate e ieri sono salite molto: Softbank +11%, Oracle +6,75%). Anche oggi +5% a Tokyo per Softbank, nonostante Elon Musk, ex socio di OpenAi, abbia attaccato i promotori dicendo che non hanno i soldi per il progetto.
In Cina ieri i mercati erano scesi dopo le minacce di Trump di imporre dazi al 10%. Oggi una ripresa parziale (+0,56% per Shanghai, -0,40% per Hong Kong, -0,49% Shenzhen), anche perché Pechino sta facendo pressioni sui fondi comuni e le assicurazioni per incrementare gli acquisti di azioni sulle borse di Shanghai e Shenzhen.
A Piazza Affari maggiori rialzi per Hera (+1,62%) e Snam (+1,20%), che ieri ha presentato il piano industriale 2025-2029. Maggiori cali per Stellantis (-1,10%), che ieri ha scritto una lettera ai dipendenti statunitensi, annunciando che riavvierà lo stabilimento dell’Illinois e costruirà una nuova Durango a Detroit, e per Ferrari, -1,15%.