È stato trovato senza vita domenica mattina intorno il corpo di Laurentiu Gorea, il 23enne che risultava disperso dal giorno di Ferragosto dopo essersi tuffato nelle acque di un canale di bonifica a Moglia, nel mantovano. Il ragazzo, un modenese di origini romene si trovava in compagnia di alcuni amici, per una battuta di pesca. Sono stati loro a dare l’allarme. Le ricerche erano andate avanti per due giorni.

È l‘ultimo incidente in ordine di tempo in un’estate tragica per quanto riguarda chi si tuffa nei fiumi. Sabato, a Montanaso Lombardo, nel lodigiano, un 25enne romeno, Marian Timis, si è tuffato nell’Adda ma non è riemerso. Quando i soccorsi lo hanno trovato e sono riusciti a riportarlo a riva era troppo tardi, inutili tutti i tentativi di rianimazione.

Un copione che si è ripetuto, con modalità molto simili, sempre sabato a Somma Lombardo, nel varesotto, dove un 24enne è annegato dopo essersi 
immerso per rinfrescarsi nel Ticino. È stato poi recuperato dai sommozzatori. La Procura di Busto Arsizio ha disposto l’autopsia.

Un altro giovane, di 23 anni, è stato recuperato la sera di Ferragosto, privo di conoscenza, dopo un tuffo nel Ticino, tra Vigevano e Abbiategrasso, e trasportato in gravissime condizioni all’ospedale San Matteo di Pavia.

Giovedì scorso un altro bagno fatale. Un 16enne si era immerso nell’Adda tra Merlino e Comazzo, nel lodigiano, in un tratto dove vige il divieto di balneazione per motivi di sicurezza. Ritrovato dai vigili del fuoco, era morto dopo essere trasportato al San Raffaele di Milano.

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