Sono drammatici i racconti che emergono dall’inchiesta della Procura di Termini Imerese sul naufragio del Bayesian. Gli inquirenti stanno ascoltando i membri dell’equipaggio del veliero che il 19 agosto scorso si è inabissato al largo delle coste della Sicilia per una tempesta improvvisa ma anche per responsabilità ed errori umani, ipotizzano gli investigatori.
“La nave si è inclinata e siamo stati sbalzati in acqua. Poi siamo riusciti a risalire e abbiamo cercato di salvare quelli che potevamo”, racconta Matthew Griffiths, il marinaio che la notte della bufera era di guardia in plancia del Bayesian. “La barca era inclinata – è il racconto del marinaio – e camminavamo sulle pareti. Abbiamo messo in salvo chi potevamo, anche Cutfield (Il comandante ora indagato, Ndr) ha salvato la bambina piccola e sua mamma”.
Il comandante dormiva
“Ho svegliato il comandante quando il vento era a 20 nodi. Lui ha dato ordine di svegliare tutti gli altri. Io poi ho messo via i cuscini e le piante, chiuso le vetrate del salotto a prua e alcuni boccaporti”, ricorda ancora Griffiths.
Griffiths, difeso dagli avvocati Mario Scopesi e Corrado Bregante che assistono anche l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, è stato sentito come persona informata dei fatti. Il marinaio non avrebbe parlato dei portelloni, che non erano di sua competenza.
Iniziano gli esami sui corpi delle vittime
Intanto è previsto in queste ore l’inizio delle indagini sui corpi delle sette vittime del naufragio del Bayesian. Gli accertamenti autoptici verranno preceduti da una tac.
Il pool, coordinato da Antonina Argo, docente di Medicina legale, effettuerà gli esami nel proprio istituto del Policlinico di Palermo. Da lunedì poi si svolgeranno le autopsie vere e proprie: i primi a essere esaminati saranno i corpi di Jonathan Bloomer e della moglie Judith Elizabeth; il giorno successivo, martedì, toccherà ai coniugi Morvillo, l’avvocato Cristopher e la moglie Neda. Mercoledì le autopsie saranno effettuate sui resti di Mike Lynch e della figlia diciottenne Hannah e infine giovedì sul cuoco di bordo, Recaldo Thomas, unica vittima sui dieci componenti dell’equipaggio.
Intanto proseguono le operazioni di monitoraggio ambientale sul sito sul cui fondale giace il relitto del veliero: a coordinarle è sempre la Guardia Costiera, che intende scongiurare eventuali fuoriuscite di idrocarburi dallo scafo. A scopo precauzionale è presente nell’area anche un mezzo disinquinante privato, messo a disposizione dalla proprietà del Bayesian, in grado di intervenire immediatamente – nel caso si rilevasse la presenza di idrocarburi – con panne galleggianti.
L’attività di monitoraggio ambientale viene effettuata anche dall’alto con aerei Atr 42 della Guardia costiera, dotati di sistemi infrarossi e che periodicamente durante l’attivita’ operativa effettuano sorvoli sull’area dell’affondamento Ci sono poi i controlli effettuati in collaborazione tra Guardia costiera e Agenzia europea per la Sicurezza marittima (Emsa) tramite il “Clean Sea Net”, sistema satellitare di rilevazione di potenziali inquinamenti marini. “Al momento – si legge in un comunicato – tutti i riscontri hanno dato esito negativo e non si registrano tracce di inquinamento da idrocarburi, ne’ pericoli per l’ambiente marino circostante. La Guardia costiera continuera’ a monitorare l’area, pronta ad attivare tutte le risorse disponibili nel caso venissero rilevate presenze di sostanze inquinanti in mare”.
Per l’incidente sono indagati per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo il comandante del veliero, l’ufficiale di macchina e il marinaio che era in turno in plancia. Tutto l’equipaggio negli ultimi due giorni ha lasciato l’Italia.
Con un jet privato diretto in Spagna, dove vive con la moglie, ha lasciato la Sicilia il capitano James Cutfield, comandante del superyacht. Pur essendo stato iscritto nel registro degli indagati, non aveva l’obbligo di rimanere in Italia. Intanto, proseguono le indagini. Dopo il comandante James Cutfield, la Procura di Termini Imerese ha emesso avvisi di garanzia nei confronti dell’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e del marinaio Matthew Griffiths.
Sono tante le domande che al momento devono trovare risposta, dalla possibile apertura dei portelloni al lancio tardivo del razzo di segnalazione fino alla decisione di lasciare il Bayesian in rada nonostante il meteo avverso. Un altro nodo da sciogliere riguarda i tempi di recupero del relitto, che non si preannunciano brevi per una serie di motivi organizzativi e burocratici.