La minaccia di nuovi dazi all’Unione europea da parte di Trump “non mi sorprende” e “qui in Europa dobbiamo prepararci e sapere come rispondere“. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde all’emittente Cnbc a margine del Forum economico mondiale di Davos. Alla domanda se l’Ue abbia la forza per assorbire l’impatto di nuove barriere commerciali, Lagarde ha risposto che i Paesi Ue hanno un ampio potenziale da sfruttare sviluppando ulteriormente il mercato interno. Lagarde ha notato che l’obiettivo di Trump non è del tutto chiaro e che l’idea di sostituire l’import dall’Europa con produzione interna americana “è discutibile”. In ogni caso “il dialogo deve continuare, le parti debbano stare al tavolo per capire quali siano le loro agende”.

“Penso che quello che dobbiamo fare in Europa sia essere preparati e anticipare quello che accadrà, in modo da poter rispondere” ha proseguito Lagarde. In particolare in Europa “abbiamo creato un mercato unico, ma non abbiamo finito il lavoro. Abbiamo questo enorme mercato, con tanti consumatori pronti a attivare il loro potere di acquisto e a usare i loro risparmi. Ma abbiamo ancora barriere, nonostante le aspirazioni del mercato unico e penso che sia uno degli aspetti su cui, come ha detto ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen” si può intervenire perché è qualcosa “su cui abbiamo il controllo diretto”, ha spiegato la presidente della Bce.

A proposito del rischio inflazione Lagarde ha sottolineato che una ripresa dell’inflazione negli Stati Uniti, da molti anticipata in risposta alle politiche attese dall’amministrazione Usa, non preoccupa la Bce. “Se negli Stati Uniti si dovesse riaccendere l’inflazione sarebbe principalmente un problema per loro“ha detto la presidente della Bce. “Per quanto ci riguarda, quando guardo all’inflazione penso di aver visto tutto il ciclo: dai tassi in territorio negativo a un’inflazione al 10,4%, e ora al 2,4%. Siamo fiduciosi che il target sia raggiungibile nel 2025. Siamo certi che la disinflazione continuerà e non siamo troppo preoccupati per un’eventuale esportazione di inflazione verso l’Europa. Tuttavia, ci saranno fenomeni interessanti da monitorare, come l’andamento dell’euro-dollaro” che probabilmente risentirà delle politiche della Casa Bianca.

“Tagli dei tassi graduali, ma dipenderà dai dati”

“Il ritmo dei tagli dei tassi dipenderà dai dati ma movimenti graduali sono quelli che al momento mi vengono in mente” ha chiarito la presidente della Bce a margine dei lavori del World Economic Forum a Davos. 

Lagarde ha aggiunto di non credere che la Bce sia in ritardo sui tempi. “Al momento siamo ben posizionati per raggiungere il nostro target in modo sostenibile” nel corso del 2025. Alla domanda se sia possibile un taglio di 50 punti base, Lagarde ha spiegato che non c’è riluttanza a considerare un taglio più grande dei 25 punti ma “siamo partiti presto e con mosse graduali” e l’idea è di continuare su questa strada anche se la Bce è pronta a fare quello che è necessario se ce ne fosse bisogno.

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