Belem, delegazioni al lavoro per la road map: l’Italia indietro nelle rinnovabili

La chiamano la fase del “Mucirao”, dal rituale brasiliano di collaborazione per risolvere insieme problemi collettivi. Le delegazioni sono al lavoro per dare nuovo slancio all’azione per il clima. I nodi di una road map per l’uscita dai combustibili fossili e l’adattamento. “Che questo sia ricordato come luogo in cui l’umanità ha preferito la cooperazione alla divisione” è l’appello inviato da Papa Leone XIV.

Da Belem il nuovo rapporto di German Watch insieme a Legambiente traccia una classifica delle performance ambientali di 63 paesi oltre all’Unione Europea che insieme rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali. Una fotografia che condanna l’Italia a dieci anni dall’accordo di Parigi. Il nostro paese scende infatti al 46mo posto perdendo tre posizioni rispetto all’anno scorso e ben 17 rispetto al 2022. Sempre più lontani dalle posizioni di vertice, dove spiccano Danimarca, Regno Unito e Marocco. 

“L’Italia è molto indietro sulle politiche climatiche. E altrettanto sulle politiche energetiche e deve quadruplicare gli sforzi per le rinnovabili e può diventare un hub”,  dice Mauro Albrizio, direttore ufficio europeo Legambiente. Cresce in Europa la Spagna, nel mondo sale di una posizione la Cina, maglia nera invece per Stati Uniti, Iran e Arabia Saudita.

Condividere.
Exit mobile version