Beppe Fiorello in tv con «I cacciatori del cielo»: gli inizi nei villaggi turistici (accanto al fratello Rosario), il debutto come regista, 10 segreti

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«Dietro ogni uomo si nasconde una storia che vale la pena raccontare». L’ultima in ordine di tempo nella ricca e variegata carriera di Beppe Fiorello (che in passato ha prestato il volto a numerosi personaggi realmente esistiti come Salvo D’Acquisto, Valentino Mazzola, San Giuseppe Moscati e Domenico Modugno) è quella dell’asso dell’aviazione Francesco Baracca. L’attore lo interpreta nel docu-film «I cacciatori del cielo», in onda su Rai 1 mercoledì 29 marzo alle 21.30. Il progetto, scritto da Pietro Calderoni e Valter Lupo con la collaborazione di Mario Vitale e la consulenza storica di Paolo Varriale, racconta le imprese eroiche, la vita e l’amicizia di quei pionieri del volo che si distinsero per le loro azioni e il loro coraggio durante la Prima Guerra Mondiale e le cui gesta gettarono le basi per la nascita dell’Aeronautica Militare avvenuta il 28 marzo 1923. «Ammetto che conoscevo poco Baracca, il suo nome lo lego soprattutto alle piazze e alle vie che gli sono state intestate – ha detto Beppe Fiorello -. Ho scoperto un personaggio che ha fatto imprese straordinarie, un temerario, un grande pioniere del volo civile e militare. Proprio questo suo aspetto visionario mi ha colpito, il genio e l’ingegno dell’uomo mi hanno sempre affascinato».

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