La comunità di Acerra è scossa dalla tragedia che ha lasciato tutti senza parole. La piccola Giulia Loffredo, di soli nove mesi, trovata morta nella sua abitazione nella notte tra sabato e domenica i cui funerali di Giulia si sono tenuti giovedì 20 febbraio in forma privata. La vicenda ha suscitato un’ondata di emozioni contrastanti di e sta però alimentando anche una serie di dubbi. Le indagini continuano a cercare di fare luce su quanto accaduto.

I Fatti

Secondo le prime ricostruzioni basate sulla testimonianza del padre della bimba, Giulia sarebbe stata morsa e uccisa dal pitbull di famiglia, Tyson, che è stato successivamente trasferito in un canile. La bambina è stata trovata in una pozza di sangue dal padre, Vincenzo Loffredo, che ha dichiarato di essersi addormentato accanto a lei e di essersi svegliato trovandola agonizzante. Gli esami autoptici hanno confermato che la piccola è morta a causa delle ferite riportate, tra cui la rottura del collo, compatibili con morsi di cane.

casa dove una bambina di 9 mesi è morta sbranata da un pitbull nella sua abitazione, Acerra (Napoli), 16 febbraio 2025 (ansa)

Le Indagini

Le indagini sono in corso e diversi aspetti della vicenda rimangono ancora da chiarire. Gli inquirenti stanno cercando di verificare la versione dei fatti fornita dal padre, che inizialmente aveva dichiarato che la figlia era stata morsa da un randagio, per poi cambiare versione. Inoltre, Vincenzo Loffredo è risultato positivo alla cannabis, il che ha sollevato ulteriori domande sulla sua capacità di prendersi cura della bambina in quel momento.

La Scena del Crimine

Un altro elemento che ha complicato le indagini è il fatto che la casa sia stata ripulita dai familiari prima che gli inquirenti potessero effettuare un secondo sopralluogo. Questo ha sollevato sospetti di possibile inquinamento della scena del crimine, anche se l’avvocato ha precisato che non c’era alcuna intenzione di occultare prove.

L’appartamento nel quale la piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi sarebbe stata, secondo le accuse del papà, aggredita dal pitbull di famiglia infatti, è stato trovato pulito durante il sopralluogo, il secondo da domenica, fatto ieri dalla Scientifica. Lo ha reso noto il legale di Vincenzo Loffredo, il papà della piccola, indagato per omessa custodia e vigilanza del cane mentre era impegnato ad accudire la bimba in assenza della mamma, impegnata a lavorare.

Non so chi abbia ripulito l’appartamento – ha detto all’ANSA -, il mio assistito era in commissariato per l’interrogatorio, dove è rimasto fino alle 7 del mattino. Nell’appartamento sono andati la mamma della piccola, ed altri familiari. Loro hanno riferito al mio assistito che non c’erano sigilli quando sono entrati. Presumo che qualcun altro lo abbia ripulito in quanto era stato fatto un primo sopralluogo della scientifica, e la mamma di Loffredo è svenuta quando ha visto il sangue“.

Il legale sottolinea: “Una cosa è certa: Vincenzo Loffredo è stato dapprima in ospedale con la bimba, che ha portato lì in fin di vita, poi nel locale commissariato per l’interrogatorio, e quindi, accompagnato dalla polizia è andato nell’appartamento a prendere i cani che ha consegnato ai veterinari dell’Asl. Dopo di che è tornato in ospedale dove gli hanno effettuato gli esami tossicologici. Lui quindi, non ha pulito nulla“. 

Bimba morta sbranata da pitbull, Acerra,16febbraio 2025

Bimba morta sbranata da pitbull, Acerra,16febbraio 2025 (ansa)

La testimonianza del padre, sentito mercoledì in procura

Vincenzo Loffredo, il papà della piccola Giulia, ieri è stato ascoltato in Procura a Nola ed ha raccontato nuovamente le sue ultime ore con la figlioletta, ribadendo di non aver assistito all’aggressione da parte del pitbull di famiglia, ma di aver intuito cosa era accaduto dai segni dei morsi, poi confermati, secondo alcune indiscrezioni, dall’esame autoptico svoltosi martedì, e dal sangue che ricopriva la bambina.

Il 24enne ha spiegato, nuovamente, di essersi addormentato accanto alla piccola, ed al risveglio di aver trovato la figlioletta a terra riversa in una pozza di sangue.
Al momento è indagato a piede libero per omicidio colposo per omessa custodia e vigilanza del pitbull.
Al vaglio degli inquirenti restano ancora i video delle telecamere di sorveglianza della zona, in quanto gli investigatori vogliono fugare ogni dubbio sulla effettiva presenza nell’abitazione del giovane, risultato poi positivo all’hashish, esame che dovrà però essere confermato.

Acera (RaiNews)

I Punti ancora non chiari

Nonostante le indagini in corso, ci sono ancora molti punti oscuri in questa tragica vicenda. Innanzitutto, rimane da chiarire se il padre fosse effettivamente in casa al momento dell’aggressione e quale fosse il suo stato di lucidità. Inoltre, gli esami sulle feci dei cani, che potrebbero confermare la presenza di tracce organiche compatibili con l’aggressione, non sono ancora stati completati

Continuano infatti le analisi sui due cani sequestrati nell’appartamento, dove ieri sono stati effettuate ulteriori indagini alla ricerca di tracce dell’aggressione: i due animali, Tyson, il pitbull poi risultato privo di microchip, e Laika, una meticcia regolarmente registrata, sono ancora nel canile convenzionato con l’Asl Napoli 2 a Frattaminore. Secondo quanto si apprende, il pitbull non mostra segni di aggressività, e nei prossimi giorni sarà visionato anche da un comportamentalista veterinario.

Presto saranno anche analizzate le feci dei due cani per verificare la presenza di tracce organiche della bambina, i cui esiti potrebbero essere pronti entro una decina di giorni. Fugati, invece, i dubbi sulla mancanza di tracce ematiche sul pitbull, che potrebbe aver bevuto e cancellato le tracce visibili ad occhio nudo. Saranno necessari più giorni, per capire se i due cani avessero tracce organiche e di Dna della piccola all’interno della bocca.

Infine, ancora da chiarire il motivo per cui i familiari abbiano ripulito la scena del crimine prima del secondo controllo degli inquirenti che resta un elemento di grande incertezza.

Acerra. Funerali a porte chiuse per la piccola Giulia, sbranata da un pitbull (Ansa)

I Funerali

I funerali di Giulia si sono tenuti in forma privata presso il Duomo di Acerra. La cerimonia è stata segnata da un profondo dolore e commozione. All’uscita del feretro, sono stati fatti volare decine di palloncini riuniti a forma della coroncina del santo rosario. Il carro funebre è stato fatto uscire dal retro della chiesa, seguito dall’auto con a bordo i genitori, circondata dagli amici che hanno voluto evitare le riprese e le foto.

La morte della piccola Giulia Loffredo ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Acerra. Mentre le indagini continuano, la speranza è che si possa fare piena luce su quanto accaduto e che giustizia venga fatta per questa piccola vittima innocente. La comunità si stringe attorno alla famiglia Loffredo in questo momento di immenso dolore, con la speranza che possano trovare la forza di andare avanti.

Acerra. Funerali a porte chiuse per la piccola Giulia, sbranata da un pitbull (Ansa)

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