Avvio di seduta debole per le borse europee. Riflettori puntati sulla Germania, dove c’è stato un balzo dell’estrema in Turingia: per la prima volta vince un’elezione legislativa statale dal Dopoguerra. In crescita Afd anche in Sassonia.

Milano cede lo 0,22% in linea con Francoforte, Parigi perde qualcosa di più,  Londra resta praticamente piatta.

 

Oggi sono attesi dati macroeconomici significativi. Per l’Italia in particolare il Pil e i prezzi alla produzione, per l’eurozona il Pmi manifatturiero. Negli Stati Uniti invece si festeggia il Labor Day. I mercati finanziari resteranno chiusi.

 

In Asia i timori per la tenuta dell’economia cinese appesantiscono la borsa di Hong Kong, in calo di quasi due punti, mentre Shanghai perde oltre un punto. Controcorrente invece Tokyo (+0,14%) e Singapore.

Le preoccupazione in Cina riguardano i consumi deboli e la crisi del mercato immobiliare.

Dalla manifattura cinese arrivano segnali contrastanti. L’ultimo è un lieve miglioramento dell’indice Caixin Pmi manifatturiero: ad agosto c’è stato un rialzo inatteso a 50,4, da 49,8 di luglio.

 

Il prezzo del petrolio procede in calo sulle piazze asiatiche. Le aspettative del mercato sono di una maggiore produzione dell’Opec+ a partire da ottobre ma i segnali di una domanda fiacca in Cina e negli Stati Uniti, i due maggiori consumatori di greggio al mondo, sollevano interrogativi sulla crescita dei consumi.

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