L’insediamento di Trump alla Casa Bianca alla prova dei mercati, che per il momento reagiscono con prudenza. Stanno a vedere se il neopresidente farà davvero quanto annunciato.
Le borse europee hanno aperto in modo debole. Milano, Francoforte e Parigi cedono circa lo 0,1%, Madrid è la peggiore, in ribasso dello 0,5%, invece Londra resta di poco sopra la parità.
A Piazza Affari occhi puntati su Generali dopo l’intesa con la francese Natixis per un polo del risparmio gestito da 1.900 miliardi di asset. E poi Banco Bpm che oggi riunisce il cda, per parlare dell’offerta ostile di Unicredit e dell’acquisizione di Anima. Entrambi i titoli sono in lieve calo.
Le borse asiatiche sono incerte e contrastate: Trump ha parlato ancora di nuovi dazi, ma non li ha imposti nel suo primo giorno in carica, come si temeva, con rischi di rallentamento del commercio globale.
Così Tokyo ha chiuso in lieve rialzo (+0,30%), mentre Shanghai è in territorio negativo. Guadagna invece un punto percentuale Hong Kong, dove sono quotate molte aziende tecnologiche.
I primi effetti per Cina, Messico e Canada – i tre paesi che più sono stati oggetto degli attacchi verbali di Trump – si vedono però sui cambi: il dollaro si è rafforzato nei confronti delle loro tre valute.
Nei confronti dell’euro, invece il dollaro è in leggero calo: la moneta europea è scambiata a 1,037 dollari.
Attesissima, nel pomeriggio, la prova del nove di Wall Street, che ieri era chiusa.