Le borse dell’Europa hanno aperto in modo prudente in vista dell’evento più atteso di questa settimana: la riunione della BCE di giovedì, quando la banca centrale europa – secondo le previsioni – dovrebbe tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base.

Milano e Francoforte guadagnano lo 0,2%, Londra, Parigi e Madrid sotto la parità.

Nel fine settimana il governo di Pechino ha confermato le nuove misure di stimolo all’economia cinese, con un massiccio ricorso al debito pubblico, tramite obbligazioni speciali, per circa 300 miliardi di dollari nei prossimi tre mesi per sostenere le grandi banche commerciali pubbliche, e combattere consumi deboli e deflazione.

Shanghai ha guadagnato due punti percentuali, Shenzen tre. Variazione negativa invece per Hong Kong, borsa più esposta agli investitori stranieri.

Chiusa per festività quella di Tokyo.

Sul fronte delle materie prime e del petrolio, restano le preoccupazioni per la possibile risposta di Israele all’attacco missilistico dell’Iran, che potrebbe colpire le infrastrutture energetiche iraniane.

Il prezzo del greggio è però in lieve calo sulla scia delle prospettive economiche della Cina.

Il Brent europeo viaggia attorno ai 78 dollari al barile, il Wti americano a 74,6 dollari al barile.

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