Borse in netto calo, con un peggioramento nel corso del pomeriggio. Milano ha chiuso a -1,33%, a quota 33.863 punti. Negativi anche gli altri principali indici europei: Londra -0,78%, Francoforte e Parigi -0,9%. La tendenza è la stessa a New York. L’indice S&P 500 è in calodell’1,44%, il Nasdaq dei tecnologici fa peggio, -2,40%. Oggi intanto sono usciti due indici sulla manifattura negli Stati Uniti, entrambi riferiti ai direttori acquisti. Sia l’indice Pmi che l’Ism sono risultati pari a 47 punti, ben sotto 50, il confine tra contrazione e crescita degli ordini e aspettative. Venerdì ci sarà il dato più importante della settimana, sulle buste paga nel settore non agricolo ad agosto. 

I dati di oggi si sommano a quelli deludenti dei giorni scorsi sulla manifattura in Cina. Tra le conseguenze c’è il netto calo del petrolio, che è sceso con il Brent sotto quota 74 dollari al barile. Solo 8 giorni fa era invece salito a oltre 81 dollari, dopo il reciproco attacco tra Israele ed Hezbollah e per lo stop alla produzione in Libia nell’ambito di uno scontro politico tra il governo di Bengasi e quello di Tripoli riconosciuto dall’Onu sulla sostituzione del governatore della banca centrale. Il calo di oggi è stato accentuato dopo che Bloomberg ha riferito che sarebbe imminente un accordo tra le due parti in LIbia, citando lo stesso governatore della banca centrale. Mentre la Reuters ha scritto che otto membri dell’OPEC e affiliati dovrebbero aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a ottobre. Tra i titoli a Piazza Affari il calo maggiore è proprio per uno del settore energia, Saipem (-7,07%), seguito da Iveco (-4,93%), Stm (4,59%) e Banca Mps (-3,16%).

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