Apertura in lieve calo per le borse europee: Milano -0,54%. Nel resto d’Europa scendono di circa mezzo punto percentuale anche Francoforte, Parigi e Londra. Ieri Piazza Affari (+0,6%)e gli altri principali listini del continente erano invece saliti. Da circa una settimana in Europa c’è un’alternanza di rialzi e ribassi. La spinta dei recenti tagli dei tassi da parte della Bce e della Fed è mitigata dai segnali di rallentamento dell’economia. Ieri al riguarda c’è stato un nuovo calo dell’indice Ifo sulla fiducia in Germania.  

Negli Stati Uniti la tendenza, dopo il taglio dei tassi di mercoledì scorso, è invece più chiaramente positiva: ieri massimo storico per gli indici S&P 500 e Dow Jones. Oggi i future anticipano un lieve calo.

Tagli dei tassi e altre misure di stimolo, come la riduzione delle riserve obbligatore delle banche e degli acconti in caso di acquisti di seconde case, sono arrivati nella notte tra lunedì e martedì anche in Cina, per provare a far uscire il Paese dalla crisi immobiliare. Le borse di Shanghai e Hong Kong solo salite ieri di circa il 4%, oggi di circa l’1%.

Queste misure in Cina, assieme agli attacchi di Israele in Libano, hanno contribuito a far salire il petrolio. Il Brent è a 74,2 dollari al barile, in rialzo di circa un dollaro da lunedì. Il prezzo è ancora lontano, però, dagli 81 dollari di un mese fa.

Sempre sotto osservazione il tentativo di scalata di Commerzbank da parte di Unicredit. Ieri entrambi i titoli sono saliti dopo le parole di apertura all’operazione da parte della Commissione europea. Oggi entrambi scendono di mezzo punto percentuale. 

 

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