Invertono la tendenza le Borse europee, che a metà seduta sono passate in positivo. Francoforte guadagna intorno al mezzo punto percentuale, così come Parigi, che non sembra penalizzata dal verdetto elettorale a sorpresa. Milano è la migliore a +0,87%, trainata dai titoli bancari e in particolare da Bper banca (+4,84%) e Monte Paschi (+3,7%). Effetto del riaccendersi delle indiscrezioni su imminenti nuove evoluzioni nel consolidamento del settore, di cui i due istituti potrebbero essere protagonisti con acquisizioni da parte di attori più grandi. 

Superata quindi la tendenza negativa in arrivo dall’Asia, dove i listini principali hanno tutti chiuso con il segno meno. La visita a sorpresa del Premier ungherese Orban a Pechino non basta a placare le preoccupazioni degli operatori sulle schermaglie commerciali tra Europa e Cina – non a caso, la più penalizzata con un calo di quasi il 2% è la Borsa di Hong Kong, dove sono quotate tutte le grandi aziende produttrici di auto elettriche cinesi.

Inversione di tendenza anche sui mercati del debito sovrano, con spread e rendimenti in calo sia per il btp italiano sia per l’aot francese rispetto ai bund tedeschi. 

Per quanto riguarda invece i cambi, l’euro consolida la posizione nei confronti del dollaro, restando sopra quota 1,08 in attesa di nuove indicazioni sulla politica monetaria.

 

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