Sui mercati i riflettori sono puntati sul rischio di escalation militare in Medio Oriente. Gli investitori prendono atto che al momento non c’è una reazione israeliana all’attacco di sabato dell’Iran. Così il petrolio oggi è in calo: -0,60% dopo essere sceso in mattinata di quasi l’1 per cento. Da inizio anno il prezzo è salito di oltre il 16 per cento.

Stabile anche l’altro osservato speciale, l’oro, che da settimane aggiorna il proprio record storico. È scambiato a 2.374 dollari all’oncia. 

Anche un altro bene rifugio, il dollaro, interrompe la corsa. L’euro recupera lo 0,18% e vale 1,0661 dollari.

Questo clima di cauto ottimismo si riflette anche sui mercati azionari. La borsa di Milano sale dell’1,23%, in linea con Francoforte (+1,14%) e Parigi (+0,98%). Londra (-0,26%) è penalizzata dal calo dei titoli di energia e materie prime. Piazza Affari è reduce da due settimane di calo, dopo 10 settimane di rialzi. La scorsa settimana -1,61%.

Tra i titoli del Ftse Mib maggiore rialzo per Prysmian, +7,67%. Il gruppo ha stipulato un accordo di fusione in base al quale acquisirà Encore Wire, con un’operazione che valorizza la società comprata circa 3,9 miliardi di euro. Encore Wire produce cavi elettrici in rame ed alluminio per la produzione e distribuzione di energia. Netta salita (+3%) anche per Stellantis. Maggiori ribassi per Tenaris (-1,36%) e Terna (-0,99%)

I future anticipano una partenza positiva anche negli Stati Uniti (+0,52% per il future sull’S&P500), dove venerdì è cominciata la stagione delle trimestrali. Oggi è toccato a Goldman Sachs, che ha battuto le stime con una crescita degli utili nel primo trimestre del 28%. Il titolo sale del 3,4% negli scambi pre-apertura. 

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