Era quello che i mercati attendevano e la mossa della Fed che tiene i tassi fermi – mettendo però in guardia sulla possibile crescita dell’inflazione – sembra essere ben digerita dalle borse.

L’Europa apre in positivo: Milano +0,4%, Londra poco sopra la parità. Bene anche i listini asiatici, al quinto giorno di rialzo. Piatta la Borsa indiana su cui per il momento non sembrano vedersi gli effetti delle tensioni con il Pakistan.

Listini su cui pesa anche l’attesa per la trattativa Usa Cina sui dazi, nel fine settimana, che potrebbe essere anticipata dall’annuncio di un accordo commerciale invece fra Washington e Londra.
Nel vecchio continente continuano le trimestrali: in Italia quelle delle banche, per Bper trimestre record con utili a 480 milioni. 

Nonostante i conti in linea con le attese e la conferma degli obiettivi 2025 Tim crolla in Borsa in avvio di seduta. Il titolo apre in calo del 5%. A metà mattina l’ad Pietro Labriola presenterà i risultati trimestrali agli analisti.

Arrivata anche la trimestrale del colosso dello shipping, la danese Maersk, che è vista un po’ come una cartina di tornasole dello stato del commercio globale: ottimo primo trimestre ma riviste al ribasso le stime di crescita del traffico container per via delle incertezze crescenti.
Spread in calo, a 106 punti quello italiano e rendimento del nostro decennale al 3,55%.

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