Nei primi giorni di agosto i legali di Raoul Bova hanno deciso di depositare all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi alcune frasi presenti nei vocali WhatsApp diventati oggetto di una indagine della Procura di Roma che ipotizza il reato di tentata estorsione ai suoi danni. 

infatti, alcuni messaggi vocali inviati alla modella Martina Ceretti e diffusi da Fabrizio Corona, sono diventati virali.

“La nostra è una iniziativa che punta a bloccare la diffusione illecita del contenuto degli audio – spiega l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace, legale di Bova -. Tutto l’incartamento è ora al vaglio dell’ufficio Brevetti. Ci vorranno alcune settimane, ma se otterremo il via libera quelle frasi non potranno essere utilizzate senza il permesso di Raoul altrimenti si andrà incontro a sanzioni”.

Il tormentone sui social

“Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”. è questa l’espressione, diventata un tormentone su TikTok e  Instagram, che è stata registrata sia nella sua forma integrale sia nella sola versione “occhi spaccanti”. Le domande presentate all’ufficio Brevetti coprono un’ampia gamma di settori: cosmetici, cartoleria, calzature, abbigliamento, prodotti alimentari e alcolici, oltre a servizi di consulenza e di telefonia.        

Dal database dell’Uibm emerge che il legale rappresentante è l’avvocata Michela Carlo, dello studio Bernardini De Pace. “È semplicemente un modo, come tanti, per far cessare la diffusione dei video” si limita a dichiarare all’Adnkronos, spiegando così le ragioni alla base della scelta di depositare i marchi, la cui domanda è attualmente in fase di esame. 

Subito dopo l’esplosione dello scandalo, secondo indiscrezioni di stampa, Bova avrebbe valutato di intraprendere un’azione legale contro Ryanair e il Napoli Calcio, che sui social avevano utilizzato in chiave ironica gli audio al centro della vicenda. 

Lo scorso 6 agosto, invece, il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un‘istruttoria “al fine di accertare eventuali violazioni della normativa privacy e delle regole deontologiche dei giornalisti”. 

Per seguire la pratica, Bova si è affidato dunque ad Annamaria Bernardini De Pace, figura con cui condivide un rapporto personale e professionale di lunga data: ex suocera, madre della sua ex moglie Chiara Giordano, lo assiste oggi sia nella separazione da Rocío Muñoz Morales sia nelle cause per l’affidamento dei figli. Un avvocato che conosce a fondo, non solo l’attore, ma anche le sue vicende familiari più delicate.

Raoul Bova partecipa all’evento “Il Rinascimento” di Francesco Scognamiglio a Palazzo Reale, Napoli (GettyImages)

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