È in programma lunedì e martedì prossimi a Rio de Janeiro, in Brasile. Intanto, proseguono i negoziati degli sherpa sulla Dichiarazione finale del summit G20, con l’obiettivo di raggiungere un linguaggio condiviso soprattutto sui dossier di geopolitica, ma anche su altri punti in agenda: sicurezza alimentare, debito e tassazione internazionale, clima ed energia, empowerment femminile e intelligenza artificiale. Secondo quanto riferito da Cnn Brasil, il programma iniziale prevedeva ieri lo stop ai negoziati tra i diplomatici inviati dai capi di Stato, ma vista la mancata intesa al tavolo le discussioni stanno andando avanti e non è esclusa una conclusione nelle prime ore di domani, ovvero alla vigilia del vertice dei leader.

 

Le maggiori divergenze su Medio Oriente e Ucraina

Le divergenze, come detto, si registrano soprattutto su temi di geopolitica, dove c’è una grande differenza tra i Paesi sulla guerra in Medio Oriente e in Ucraina. Per quanto riguarda quest’ultima, dopo la telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin, va registrata la dichiarazione congiunta dei leader del G7 che, su iniziativa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha ribadito il “sostegno fermo e duraturo” a Kiev “per tutto il tempo necessario”. E questo, a maggior ragione, in vista del millesimo giorno dall’inizio della guerra

La Russia – viene evidenziato nella nota – resta l’unico ostacolo ad una pace giusta e duratura. Il G7 conferma il proprio impegno a imporre gravi costi alla Russia attraverso sanzioni, controlli sulle esportazioni e altre misure efficaci. Restiamo uniti con l’Ucraina”.

Il primo G20 dopo la vittoria di Trump, tre sessioni in due giorni

Il vertice brasiliano – il primo dopo le elezioni negli Stati Uniti e la vittoria di Donald Trump – prevede tre sessioni divise in due giorni. Le prime due, lunedì, saranno dedicate alla lotta alla fame e alla povertà e alla riforma della governance internazionale; la terza e ultima sessione, martedì mattina, sarà invece incentrata su sviluppo sostenibile e transizione energetica. Ogni leader potrà intervenire in due sessioni su tre. La premier italiana Giorgia Meloni, il cui arrivo a Rio è previsto nella notte, interverrà nella prima e nella terza.

 

Il ruolo dell’Italia per la sicurezza alimentare

Secondo quanto si apprende da fonti italiane, la riunione brasiliana sarà l’occasione per ricordare lo storico impegno dell’Italia, per garantire la sicurezza alimentare delle nazioni più vulnerabili. Roma ospita, infatti, le tre Agenzie del polo agroalimentare delle Nazioni Unite (Fao, Pam e Ifad) e la sicurezza alimentare, viene sottolineato, è da sempre una delle direttrici strategiche della politica estera italiana e un’area prioritaria della cooperazione allo sviluppo. Nel luglio 2023, viene ricordato, l’Italia ha ospitato anche il secondo vertice sui sistemi Alimentari dell’Onu e la sicurezza alimentare è entrata tra le priorità della presidenza italiana del G7. Agricoltura e acqua, proseguono le stesse fonti, sono anche due delle direttrici di intervento del Piano Mattei per l’Africa, il piano di cooperazione paritaria avviato dal governo italiano attraverso progetti pilota in diverse nazioni africane.

Meloni illustrerà quindi anche le iniziative assunte in ambito G7. Tra queste l’Apulia Food System Initiative, lanciata durante il vertice di Borgo Egnazia e che si pone l’obiettivo di rafforzare la produzione agricola nel continente africano, sia in termini di quantità che di qualità, e rendere più resilienti i suoi sistemi alimentari.

Oltre a queste iniziative, l’Italia ha lavorato anche nell’ambito energetico per lanciare iniziative come Energy for Growth in Africa, per sostenere la produzione e la distribuzione di energia pulita. Sarà infine ricordato l’impegno dell’Italia nella cornice del Piano Mattei per sostenere progetti strategici per l’Africa come il corridoio di Lobito, che nel futuro potranno cambiare la vita di milioni di persone.

Durante la sua permanenza a Rio, Meloni incontrerà il presidente Lula e avrà ulteriori colloqui bilaterali, ancora in via di definizione. Già in agenda invece, al termine del G20, la visita ufficiale a Buenos Aires, dove la presidente del Consiglio si recherà mercoledì 20 il colloquio col presidente argentino Javier Milei, reduce quest’ultimo da una visita lampo a Mar-a-Lago per incontrare Trump e il futuro capo del Dipartimento per l’efficienza governativa, Elon Musk.

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