Sono stati momenti di paura per la mamma della piccola Adle di soli 10 mesi, che ha scoperto un nido di calabroni che minacciava la cameretta della propria bambina. E’ accaduto in un appartamento nel quartiere a La Massimina-Casal Lumbroso, a Roma: gli insetti erano nell’intercapedine e pronti a invadere la stanza della neonata.
Andrea Lunerti (Facebook Andrea Lunerti)
Sono meno aggressivi delle vespe orientalis, ma se infastiditi, possono comunque diventare infidi.

Andrea Lunerti (Facebook Andrea Lunerti)
“La casa, in particolare la stanza della piccola, è ora al sicuro”, ha assicurato l’esperto Andrea Lunerti intervenuto domenica sera per rimuovere l’enorme nido. Gli imenotteri avevano approfittato della presenza di un piccolo foro sul muro, dove i tecnici hanno fatto passare i cavi dell’aria condizionata. Il buco non è stato ben sigillato e la colonia è cresciuta. “Inizialmente c’era stato un primo intervento per provare di a bruciare il nido, ma al nostro arrivo abbiamo trovato gli insetti ancora vivi e vegeti – spiega Lunerti – c’erano le larve e centinaia e centinaia di individui pronti a nascere. Non bisogna mai ricorrere al metodo “fai da te” e tantomeno spruzzare nessun tipo di prodotto per sbarazzarsi del calabrone europeo o altri vespidi – rammenta nuovamente l’etologo – perché si innesca una situazione di panico per gli insetti, a tal punto che iniziano a percorrere tubi e fessure alla ricerca di un altro spazio con il rischio concreto di entrare nell’abitazione».
Andrea Lunerti (Facebook Andrea Lunerti)
L’esperto: “Attirati dalla luce”
“Anche in questa stagione arrivano una valanga di segnalazioni relative alla presenza di Vespe orientalis e altri imenotteri avvistati a Roma e nei dintorni. Raccomando sempre di segnalare tempestivamente le attività di questi vespidae. Quindi – sostiene Lunerti – il volo rettilineo di questi insetti proveniente dal buco di un muro o dalla fessura di una serranda. La segnalazione è importante per salvaguardare l’incolumità pubblica ed evitare conflitti con le vespe in modo particolare nelle ore serali, se ad esempio, siamo a cena all’aperto. I calabroni vengono attirati dalla luce artificiale, e possono accidentalmente pungere le persone”.