La guardia di finanza di Milano ha arrestato i cinque principali indagati dell’inchiesta della Procura di Milano che ha coinvolto una ventina fra calciatori di Serie A e sportivi, fra cui Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali ritenuti i “collettori” delle puntate, per un giro di scommesse su piattaforme illegali del gioco. 

Dopo gli interrogatori preventivi dello scorso 17 aprile la gip Lidia Castellucci ha accolto la richiesta dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo e disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Tommaso De Giacomo, Patrick Frizzera, Antonio Scinocca, Antonino Parise e Andrea Piccini con le ipotesi di esercizio abusivo di attività di gioco, scommesse e riciclaggio in qualità di gestori delle piattaforme illegali Betsport22.com, Swapbet365.eu , Vipsport360.com – Texinho.com. 

Gli indagati erano stati già destinatari l’11 aprile “di un decreto di perquisizione e di un decreto di sequestro preventivo” per oltre 1,5 milioni “con sottoposizione a vincolo di 929.742,60 euro su rapporti finanziari, 104.085 euro in contanti e sei unità immobiliari (del valore complessivo di stima pari a 499.925,40 euro)” e “di ulteriori 240.500 euro in denaro contante” trovato presso la gioielleria “Elysium” di Milano. In particolare, quest’ultima è stata ritenuta la ‘lavatrice’ del denaro illecito attraverso “finte vendite di orologi e beni di lusso mai consegnati”. In particolare Scinocca e Parise, legale rappresentante e socio, e Piccini, ex socio, avrebbero simulato “la vendita” di “orologi o preziosi, talvolta a fronte della formale emissione di fatture” e “ricevevano sui conti correnti” bonifici “a copertura  dei debiti contratti dai giocatori”, così riciclando i soldi delle puntate dei calciatori.

Tonali, Bellanova, Fagioli, Di Maria, Zaniolo, McKennie (Rainews.it)

È stato inoltre individuato “un consolidato e strutturato sistema per il pagamento dei debiti di gioco, che si avvaleva di prestanome e strumenti finanziari come carte PostePay, conti Revolut e correnti bancari”. In più, “alcuni scommettitori, incentivati da bonus o sconti sui debiti accumulati, promuovevano attivamente le piattaforme illegali”. Tra questi, ad esempio, come presunti “collettori”, come era già emerso, Fagioli e Tonali. Tra gli altri calciatori coinvolti ci sono Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Weston McKennie, Ángel Di María, Nicolò Zaniolo, Raoul Bellanova e Samuele Ricci.

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