Il mese di giugno appena finito ha registrato temperature elevatissime: “Mi ricorda tanto l’estate del 2003, quando avemmo un’alta pressione ininterrotta da giugno a settembre. Con tantissimi morti, purtroppo. In Francia ci fu una strage di anziani, perché le case di riposo non erano attrezzate”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Dino Zardi, professore di Fisica dell’atmosfera all’Università di Trento, già presidente dell’Aisam, l’Associazione italiana di scienze dell’atmosfera e meteorologia.

Heatmap del Mediterraneo realizzata dal programma Copernicus (Copernicus)

Roma, Parigi come Tunisi: la linea calda dell’Equatore sale
“L’anticiclone africano in pratica ci ha abbracciato, uso questa espressione, allargandosi sempre più verso il centro Europa – afferma – così a Roma come a Parigi oggi abbiamo le temperature come a sud di Tunisi, l’aria calda dell’Equatore raggiunge nuove latitudini”.
 

Mediterraneo “macchia calda”
“Il Mediterraneo ormai è diventato un hot spot, una macchia calda, dimostrazione locale ma amplificata del riscaldamento globale”.

Condividere.
Exit mobile version