La procura di Milano, dopo dieci mesi di indagini, stringe sul risiko bancario. L’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e della holding Delfin, Francesco Milleri, e il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, sarebbero infatti indagati con le ipotesi di reato di “aggiotaggio” e di “ostacolo alle Autorità di vigilanza”. È quanto anticipa online il Corriere della Sera. 

Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero concordato l’Ops con la quale Rocca Salimbeni ha scalato nei mesi scorsi Mediobanca. Anche il gruppo Caltagirone e la stessa Delfin, come soggetti giuridici, sarebbero indagati in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi dai vertici nell’interesse aziendale.

L’indagine – seguita dai pm Giovanni Polizzi, Luca Gaglio e l’aggiunto Roberto Pellicano – ha preso le mosse da una querela presentata a inizio 2025 da Mediobanca nei confronti di alcuni articoli di stampa, ritenuti diffamatori da Piazzetta Cuccia. Da qui il lavoro dei magistrati meneghini si è allargato in questi mesi – con il risiko bancario sullo sfondo – passando dalle modalità con le quali si era svolto l’ultimo collocamento accelerato di una parte del capitale di Rocca Salimbeni (procedura gestita a novembre 2024 da Akros per conto del Mef), fino alla stessa scalata su Piazzetta Cuccia, che si è chiusa a settembre scorso.

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