Matteo Salvini, è intervenuto alla Camera dei deputati per fornire un’informativa urgente sui disagi che hanno colpito la rete ferroviaria nazionale nelle ultime settimane. Innanzitutto “sostegno ai 92mila dipendenti di Ferrovie dello Stato e agli uomini e donne delle forze dell’ordine, che ogni giorno sono impegnati in attività che non meritano le troppe polemiche e insinuazioni che a volte ci sono sul loro operato”. Poi l’ammissione: sì “la situazione appare oggettivamente preoccupante: quando ci sono dei disagi il primo dovere è scusarsi e Fs l’ha fatto”. 

Il ministro poi è passato al contrattacco sul tema dei presunti sabotaggi nelle stazioni di Roma e Milano, ricordando che “abbiamo un quadro di incendi dolosi e guasti che guarda caso dopo la presentazione di un esposto non si sono più verificati, ma non ci facciamo intimidire: abbiamo una grande rete ferroviaria da anni oggetto di attacchi da anni, lo ribadì anche un premier del passato che però non passò dalle parole ai fatti…”: il riferimento è a Matteo Renzi. 

Il ministro ha ribadito che “abbiamo più di 1200 cantieri sulla rete ferroviaria, di cui 700 per nuove opere, lavori necessari per adempiere ai piani del Pnrr. Gli investimenti ammontano a oltre 10 miliardi per il 2024, per garantire un ammodernamento della rete infrastrutturale: stiamo lavorando perché casi quello del ponte Morandi non si verifichino più. Ovviamente tutti questi cantieri possono creare dei disagi, le chiusure temporanee delle linee sono necessarie in alcuni casi”.

Ma soprattutto, il ministro dei trasporti ha ricordato che “negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono all’anno 2018, con meno treni e meno cantieri, quando i ministri dei Trasporti erano prima del Pd e poi di M5S, col 68 per cento di puntualità, e poi nel 2020 con il 70 per cento: meno cantieri, meno treni e più ritardi, ma non mi sembra che ci fosse una campagna di questo genere. Aggiungo che nel 2024 ci sono stati 626 scioperi finora, più di uno al giorno, anche per questo sono intervenuto con la precettazione perché la tutela dei lavoratori è una priorità ma anche la tutela dei viaggiatori sarà sempre una mia priorità”. 

In replica interviene la segretaria del Pd, Elly Schlein, che rintuzza: “Le Ferrovie si sono scusate, ma quand’è che si scusa lei ministro e la premier Meloni, che fate viaggiare ogni giorno gli italiani con un’ora di ritardo?” E sottolinea: i 1200 cantieri aperti “sono finanziati con fondi dei governi precedenti, a tagliare i nastri sono tutti capaci”.

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