È una tipica serata caprese di mezza estate. Sono le 23,30 e in via Vittorio Emanuele, a due passi dalla Piazzetta, in strada c’è ancora tanta gente a passeggio. Un uomo – pantaloncini e canotta chiara, cappello nero – si ferma davanti a una boutique. A poca distanza da lui passeggiano due uomini, capo chino sullo smartphone. Uno di loro, camicia rosso scuro, è Ara Darzi, cattedratico e membro della Camera dei Lord britannica, in vacanza con alcuni amici sull’Isola azzurra. Vengono raggiunti dal gruppo e si fermano: una sosta fatale, l’uomo vestito di bianco riprende a camminare. Si ferma solo per un attimo in attesa di un’altra persona e poi entra in azione: strappa dal polso di Darzi il suo orologio, un prezioso Richard Mille da 300mila euro, e poi scappa via insieme al complice.

L’ex sottosegretario al Governo laburista di Gordon Brown raccoglie da terra il suo smartphone e prova a rincorrere i malviventi. Si sentono le urla concitate di quel momento. Attira l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri. Ma, intanto, secondo alcune testimonianze, i due rapinatori sarebbero fuggiti a piedi di corsa fino ai Giardini di Augusto, per poi imboccare la celebre via Krupp e probabilmente salire su un’imbarcazione che, da Marina Piccola, si sarebbe diretta verso la penisola sorrentina. I militari scandagliano le immagini di tutte le telecamere di sicurezza dell’Isola ma anche degli approdi più vicini, a caccia di elementi determinanti per individuare i responsabili.
 

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