Si tiene oggi a Ivrea la prima giornata della battaglia delle arance, nell’ambito dello storico carnevale cittadino.

La battaglia delle arance

La battaglia delle arance di Ivrea ha luogo gli ultimi tre giorni, ovvero la domenica, il lunedì grasso e il martedì grasso del carnevale, sempre di pomeriggio, e rappresenta il momento più spettacolare dell’intera manifestazione, motivo di richiamo turistico annuale per migliaia di visitatori, che pure corrono il rischio di essere colpiti. 

Le origini

La tradizione di lanciare le arance dai balconi sui carri e viceversa, si dice che sia nata nel Medioevo, quando i feudatari regalavano una volta all’anno una cesta di fagioli al popolo. Tale ridicola elemosina, nel tempo, portò le varie famiglie a lanciare con disprezzo i fagioli fuori dalla finestra. Durante il Carnevale questo gesto di ribellione ha preso vita attraverso diversi oggetti. Prima gli stessi fagioli, poi i coriandoli, i confetti e in tempi recenti le arance, che venivano usate soprattutto dalle ragazze, che dai balconi volevano farsi notare dai ragazzi sui carri.

La polemica sullo spreco delle arance

Durante i tre giorni di battaglia i protagonisti sono i 50 carri, le 9 squadre a piedi, i 12 mila aranceri e soprattutto 11 mila quintali di arance, dato che ha a volte alimentato la polemica sullo spreco di tanto cibo. L’organizzazione dell’evento ci tiene a precisare che le arance vengono scelte apposta di una qualità non “buona da mangiare” e che dopo la battaglie ciò che rimane viene raccolto ed utilizzato per la produzione di un ottimo compost, usato come concime naturale per uso agricolo.

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