Lo studio medico di Roma dove è stata somministrata l’anestesia locale a Margaret Spada, morta tre giorni dopo l’iniezione, non era autorizzato a effettuare interventi chirurgici di alcun tipo. Il particolare è emerso durante l’indagine dei carabinieri del Nas, delegati dalla Procura della Repubblica di Roma per l’inchiesta sulla morte della 22enne originaria di Lentini, in provincia di Siracusa. Nella Dia, dichiarazione d’inizio attività, presentata nel 2009 alle autorità competenti per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie, infatti, il titolare dell’ambulatorio, indagato insieme al figlio con l’accusa di omicidio colposo, aveva dichiarato che la struttura sarebbe stata utilizzata per visite mediche specialistiche e non interventi chirurgici.
Caso Margaret Spada, la testimonianza di una giovane: “Ho rischiato anche io”
Di Sala Notizie1 min di lettura
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