È stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, come chiesto dai pm, per resistenza a pubblico ufficiale Fares Bouzidi, amico di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano che era in sella allo scooter guidato dal 22enne e che morì cadendo nello schianto, il 24 novembre scorso, al termine di un inseguimento di circa 8 chilometri da parte dei carabinieri. Lo ha deciso il gup di Milano Fabrizio Filice nel processo con rito abbreviato. Il giudice ha anche disposto un risarcimento a carico del giovane da 2 mila euro a favore di ognuna delle parti civili, ossia dei sei carabinieri. I militari avevano chiesto un risarcimento per danni morali.
 

La ricostruzione dei fatti

Fares si trovava alla guida del T Max “senza aver conseguito la patente di guida” e “dopo aver assunto sostanze stupefacenti”. Invece di fermarsi all’alt dei carabinieri, avrebbe accelerato “improvvisamente”, dando il via a una fuga “a velocità elevatissima per circa otto chilometri” emettendo in atto “manovre pericolose”. I militari avevano proceduto al controllo del ragazzo, “agendo nell’esercizio del loro ufficio”, per via “dell’atteggiamento sospetto del conducente” dello scooter, il quale, alla vista della pattuglia Volpe 40, “si era nascosto dietro un’auto in sosta in modo da facilitarsi la fuga”.   

Una fuga “a velocità elevatissima per circa otto chilometri – si legge ancora – attuando manovre pericolose per l’incolumità della persona trasportata, delle pattuglie che si erano poste al suo inseguimento e degli utenti della strada”. Fares avrebbe insospettito, con il suo atteggiamento, le forze dell’ordine: i carabinieri erano intervenuti “per un controllo in ragione dell’atteggiamento sospetto del conducente del motociclo che, alla vista della pattuglia Volpe 40, si era nascosto dietro un’auto in sosta in modo da facilitarsi la fuga”. 

Fares Bouzidi ha omesso di fermarsi “dapprima” all’alt” da parte della pattuglia Volpe 40 del Nucleo Radiomobile, accelerando improvvisamente e sfiorando l’autoradio di servizio” che aveva acceso sirena e lampeggianti.

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