Maria Rosaria Boccia ha aspettato che passassero 12 ore prima di dare la sua risposta al resoconto che il Ministro Gennaro Sangiuliano ha rilasciato al direttore del Tg1 Chiocci. Durante la messa in onda in cui il Ministro in lacrime si è scusato nei confronti della moglie e di Giorgia Meloni, aveva già pubblicato dei post, ma è con la pubblicazione di oggi che Boccia punta il dito verso “altre persone”, “il potere”. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo” scrive su Instagram la donna con cui il Ministro ha confermato di aver avuto una relazione.
“La stampa mi ha definita in molti modi” prosegue su Instagram Boccia attaccando: “influencer, accompagnatrice, sartina, “una che si vuole accreditare”, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e un amore culturale. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”. Così in un post su Instagram Maria Rosara Boccia.
Il riferimento al ricatto fa eco al post pubblicato da Boccia la sera precedente, durante l’intervento del titolare del dicastero della Cultura. Sangiuliano ha sottolineato più volte al direttore del Tg1 di essere “assolutamente non ricattabile”, spiegando che “lo sei solo se hai usato denaro pubblico”. “Io l’ho fatta accedere ai miei dati bancari, ha potuto vedere con i suoi occhi” ha detto ancora rivolgendosi a Chiocci, prima di mostrare i biglietti del treno per Milano e dell’aereo per Taormina, presi insieme a Boccia. “Sono stati pagati da me – ha precisato -, con la carta credito che fa riferimento al mio conto personale.
Sangiuliano in diretta tv chiede scusa alla moglie per il tradimento, a Giorgia Meloni per l’imbarazzo creato a lei e al Governo per un comportamento moralmente poco rispettoso del ruolo, ai suoi collaboratori per la superficialità con cui ha affrontato tutta questa vicenda mettendoli, inconsapevolmente, fra gli attori non protagonisti della storia.
In attesa dell’intervista di Gennaro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia si prepara davanti alla tv con i pop-corn (@instagram)
Sangiuliano si difende e lo fa tornando a definirsi “non ricattabile”, perché nessun euro pubblico è stato speso per le trasferte o per il lavoro di Boccia, con cui dice di aver avuto una relazione affettiva per tre mesi. E alla domanda sul perché “secondo lei, questo comportamento da parte della signora Boccia?” La risposta del ministro viaggia su una doppia ipotesi, smentendo – almeno per ora – che dietro al comportamento di Maria Rosaria Boccia ci possa essere una regia. Per lui le ragioni potrebbero essere due. La delusione di una nomina mancata – ma che era stata comunque promessa. Oppure il senso di tradimento di una donna che si è sentita abbandonata. “Anche se io – dice – ero stato chiaro. Mai avrei lasciato mia moglie che è la cosa più importante”.
Anche Boccia si dice non ricattabile (@instagram)
Le critiche delle opposizioni: “occupazione del servizio pubblico”
Sull’intervista al Tg1 piombano però le forti critiche delle opposizioni, rivolte sia alla Rai, che decide di dare al colloquio col ministro un spazio in prima serata, sia all’esecutivo. Ad aprire il fuoco ci pensa il Partito democratico: “La tv di Stato, pagata dai contribuenti, – dichiara la senatrice Simona Malpezzi – a disposizione di Sangiuliano, che invece di venire in Parlamento per il caso Boccia, occupa con l’ok della premier la prima serata Rai. La tv di Stato al servizio del potere: non stanno facendo la storia. Stanno infangando le istituzioni”.
Poi gli attacchi arrivano da quasi tutti i partiti all’opposizione. A seguire la dichiarazione congiunta degli esponenti del M5s in Vigilanza Rai, che annunciano di portare la questione in Commissione. “La soap opera triste con protagonista il ministro della cultura – affermano – trova questa sera uno spazio abnorme sul primo telegiornale della tv pubblica. Oltre 10 minuti in cui Gennaro Sangiuliano usa il più importante tg della Rai per autoassolversi”. Ma anche la presidente della Vigilanza, Barbara Floridia, si chiede: “È un governo o una soap opera? In che mani siamo? I cittadini non meritano di essere trattati come telespettatori di telenovelas mentre l’Italia va a rotoli”.
Offensiva lanciata anche da Italia Viva: il leader Matteo Renzi affida il suo commento ai social. “In un Paese civile – scrive – un ministro riferisce in Parlamento, non al Tg1”. “Siamo oltre TeleMeloni” incalza la deputata Maria Elena Boschi. “Mai nella storia del servizio pubblico è stato stravolto un palinsesto e data una tribuna di 15 minuti a un ministro per un uso privato” aggiunge, invitando a convocare i vertici dell’azienda in commissione di Vigilanza. Angelo Bonelli di Avs invece evidenzia “l’esigenza che sia l’autorità giudiziaria a chiarire questa vicenda”.
L’incontro con Meloni a Palazzo Chigi
“Sono stato a colloquio con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano La Stampa: mai un euro del Ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. Con questa nota diffusa ieri, il ministro della Cultura aveva comunicato di essere stato a Palazzo Chigi con la premier per fare il punto sul caso che riguardava la sua consulente a viale Trastevere. Il colloquio è durato oltre un’ora e mezza e si è concluso con il comunicato diramato dal titolare della Cultura.